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17.11.2025 - 12:11
Un territorio più sicuro e controllato, con interventi mirati contro furti, baby gang e degrado urbano: è questo l’obiettivo del piano “Veneto Sicuro” presentato da Alberto Stefani, candidato presidente della Regione Veneto per il centrodestra.
“Più prevenzione, più controlli e tecnologie innovative: vogliamo un Veneto a misura di cittadino”, ha spiegato Stefani illustrando le linee guida del programma. Secondo il candidato, la sicurezza, insieme alla salute, rappresenta una delle priorità fondamentali per ogni cittadino. “Le Regioni non hanno competenza diretta in materia penale, ma possono supportare enti locali e forze dell’ordine nella lotta contro i reati più gravi e socialmente allarmanti”, ha aggiunto.
Stefani ha sottolineato la carenza di organico in alcune aree del territorio, in particolare nei comuni montani o piccoli, dove spesso è presente una sola unità di Polizia locale. Il piano prevede incentivi per la creazione di consorzi tra municipi e una riorganizzazione del personale, bilanciando le esigenze dei territori con le aspirazioni degli agenti.
Un ruolo centrale è riservato alla tecnologia: “Non si tratta solo di installare più telecamere, ma di dotarsi di strumenti intelligenti in grado di illuminare, segnalare e registrare movimenti sospetti, collegati direttamente alle Forze dell’ordine”. Particolare attenzione sarà anche riservata alla sicurezza sugli scuolabus, con l’ausilio di civici e militari per prevenire episodi di bullismo e violenza.
Il piano prevede inoltre un fondo speciale destinato ai comuni delle periferie e delle cinture urbane, per finanziare non solo dispositivi tecnologici, ma anche interventi di rigenerazione urbana capaci di prevenire il degrado.
“L’obiettivo è semplice: ladri e baby gang devono sentirsi braccati, ma al contempo vogliamo garantire un territorio più vivibile e sicuro per tutti i veneti”, ha concluso Stefani.
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