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L'UDC parte da Padova per la crescita del partito: sostegno a Stefani per le Regionali e Comunali 2027 nel mirino

L'Onorevole De Poli presenta dal Caffè Pedrocchi il candidato Luigi Tarzia: "Un'occasione per dare identità politica al mio percorso civico"

Nella splendida cornice del Caffè Pedrocchi di Padova, l'Onorevole De Poli ha presentato i piani dell'UDC per le prossime elezioni regionali e comunali.

Sotto i riflettori il candidato Luigi Tarzia, che ha recentemente rinunciato al proprio incarico nella Giunta Civica di Giordani per scendere in campo sotto l'egida centrista. "Siamo un partito piccolo, ma entro a farne parte con umiltà e determinazione. Ho buone aspettative per il voto, ma se c'è una cosa che mi preoccupa è l'astensionismo. Andate a votare, solo così la democrazia può funzionare", il candidato UDC ha scelto queste parole per presentarsi.

Tarzia ha poi voluto sottolineare un aspetto per nulla secondario del partito: "Voglio anche ricordarvi una grande fortuna per il nostro territorio: De Poli siede ai tavoli di programmazione del paese, quindi costituisce una risorsa per Padova e il Veneto, così come Stefani, in quanto ex sindaco di Borgoricco e Padovano, sarà una risorsa in Regione per la nostra città".

Dopo di lui, ha preso la parola lo stesso De Poli, rinnovando l'appello al voto: "Padova deve riprendersi il ruolo di capitale del Veneto, ma ora siamo in compagna elettorale, quindi vi dico prima di tutto di andare a votare". Il segretario UDC ha espresso piena fiducia nei confronti della sua squadra e della coalizione: "Luigi ha fatto un percorso all'insegna della coerenza, quindi ci rappresenta alla perfezione. Il centro destra vincerà le elezioni e l'UDC vuole fare parte di questo governo regionale. Siamo l'unico partito che ha messo un programma messo nero su bianco e pensiamo che sia piaciuto, perché Stefani, nelle sue proposte elettorali, si è pesantemente ispirato alla prima metà del nostro programma".

Fondamentale, per il Senatore, il ruolo strategico di Padova come Comune e come Provincia: "In città c'è un importante equilibrio tra industria, mondo universitario e Cattolicesimo, è una città dinamica e molto importante, quindi vogliamo far parte dell'amministrazione nel 2027. Ci presenteremo sicuramente alle amministrative un candidato. Sarò io? Chissà, ma sicuramente fare il sindaco della propria città è uno degli onori più grandi che ci siano".

Sull'attuale Giunta Comunale commenta: "Giordani è un sindaco civico che viene dal mondo dell'industria e dell'economia, ma è governato dal centro sinistra. Abbiamo comunque un bel rapporto e se necessario sono ben felice di aiutarlo come lui si è reso disponibile con me in passato, al di la delle ideologie politiche". Anche Tarzia esprime perplessità simili: "Il primo mandato di Giordani è stato molto buono, ma nel secondo ha perso ben quattro consiglieri, me compreso, perché troppo succube dell'estrema sinistra. La prossima settimana devo fare una scelta in consiglio comunale perché non sarò più un civico. Dovrò prendere le redini dell'UDC come consigliere provinciale."

Più cauto il commento di De Poli sull'operato di Zaia negli ultimi quindici anni: "La sanità veneta è ancora un'eccellenza, ma la società oggi è cambiata sotto ogni aspetto: il fattore demografico, con la natalità ai minimi storici, le esigenze dei giovani che non sono le stesse del passato, soprattutto per quanto riguarda la crisi abitativa, oltre a un mondo del lavoro che ha bisogno di nuova linfa vitale. Per non parlare delle pensioni, oggi a 65 anni sei ancora un ragazzino. Serve una riprogrammazione totale della sanità e del sociale per venire incontro alle esigenze della modernità. Il piano casa, ad esempio, è fondamentale: i giovani di oggi vedono come un miraggio la possibilità di acquistare un appartamento da 100 metri quadri, serve un modello di housing sociale come quelli del Nord Europa. Ora bisogna programmare i prossimi trent'anni."

Un giudizio anche sulla campagna elettorale del fronte opposto: "Per me il centro sinistra ha sbagliato candidato, non dico chi dovevano schierare perché sarebbe un assist eccessivo". A queste parole un brusio si fa largo tra il pubblico e un nome spicca tra gli altri: quello di Vanessa Camani. "Non so chi sia - commenta ridendo il Senatore, con un tono che in realtà lascia intendere grande stima per l'avversaria politica -, ma tra lei e l'attuale Sindaco di Vicenza il Partito Democratico poteva essere un avversario molto più temibile".

De Poli chiude con un segnale di fiducia verso il futuro: "Oggi la gente chiede un programma molto più di quindici anni fa: questo rinnovato senso di interesse e curiosità verso il mondo politico mi fa ben sperare per il futuro della Regione".

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