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Cultura

La rivoluzione della visione: le avanguardie del Novecento in mostra a Palazzo Zabarella

Matisse, Picasso, Modigliani, Mirò. I capolavori del disegno dal Musée de Grenoble

All'interno di una programmazione coerente, attenta alla qualità delle scelte e all'impegno scientifico, Palazzo Zabarella continua a rafforzare il suo dialogo internazionale con importanti istituzioni museali di fama mondiale. Il nuovo progetto espositivo segna una prestigiosa collaborazione con il Museo di Grenoble, una delle istituzioni più rilevanti d’Europa. Dal 5 ottobre, infatti, una selezione di oltre 130 opere della ricca collezione di disegni del museo francese sarà esposta a Padova, svelando un patrimonio finora poco conosciuto.

“Con questa mostra affascinante, su cui puntiamo molto e che sorprenderà il nostro pubblico - afferma Federico Bano, Presidente Fondazione Bano - abbiamo voluto proporre un approccio diverso, molto originale, per comprendere le sperimentazioni dei movimenti e dei protagonisti che hanno profondamente rinnovato la visione e la rappresentazione della realtà nella prima metà del Novecento”.

 La mostra, curata da Guy Tosatto, riunisce 47 artisti che hanno rivoluzionato la visione e la rappresentazione della realtà nella prima metà del Novecento. Emergono attraverso una serie di capolavori le personalità di Matisse, Picasso, Chagall, Miró, Modigliani, Rouault, Delaunay, Arp, Balthus, Calder, Tobey. Un percorso affascinante che illustra le sperimentazioni dei movimenti d’avanguardia parigini attraverso diverse tecniche, dalla matita al carboncino, dalla tempera all'acquerello, esplorando sia la figurazione che l’astrazione.

In mostra i grandi protagonisti delle avanguardie post-impressioniste sviluppatesi prima e dopo la guerra, passando dalle ardite sperimentazioni del cubismo alle provocazioni del dadaismo, alle proiezioni oniriche del surrealismo, all’astrazione, ma tenendo sempre conto della longevità e validità della figurazione prepotentemente riemersa tra gli anni venti e trenta, a ridosso delle istanze del cosiddetto ritorno all’ordine – aggiunge Fernando Mazzocca, Direttore scientifico di Palazzo Zabarella

Su carta, gli artisti delle avanguardie hanno dato forma a composizioni, figure e accostamenti cromatici con una libertà espressiva e un’immediatezza creativa unica, permettendo al pubblico di scoprire il fermento artistico che ha caratterizzato Parigi in quel periodo.

Questo progetto non solo conferma il ruolo di Palazzo Zabarella come polo culturale di spicco, ma anche la sua capacità di stringere legami con istituzioni museali di fama mondiale, rafforzando il dialogo artistico internazionale.

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