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La mostra

Dialoghi preziosi tra arte, scienza e natura: il Gruppo DiCalibro in mostra all'Oratorio di San Rocco

Dialogo tra tradizione e innovazione: otto artiste esplorano la natura nei gioielli contemporanei

Otto artiste, ciascuna con una propria identità e un bagaglio di esperienze variegato, pongono la loro capacità espressiva al centro di un dialogo incessante. Questo è l'essenza di "Hortus. Oro, argento e verde. Gioielli contemporanei", la mostra allestita dai Musei Civici di Padova con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in scena dal 10 maggio al 29 giugno presso l'Oratorio di San Rocco.

"L'iniziativa – afferma Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova – rappresenta un esempio di eccellenza istituzionale e testimonia l’impegno nel valorizzare la creatività femminile e l’arte orafa. L’esposizione offre al visitatore un percorso emozionale in cui ogni creazione diventa strumento di espressione, veicolo di comunicazione capace di trasmettere bellezza, armonia e innovazione."

Il titolo stesso pone in evidenza come la natura sia il fulcro d’interesse delle artiste che partecipano alla mostra all'Oratorio di San Rocco, tutte appartenenti al collettivo Gruppo DiCalibro. Le opere esposte, curate da Mirella Cisotto Nalon, si ispirano all'Orto botanico di Padova, il più antico orto universitario al mondo, fondato nel 1545 e riconosciuto Patrimonio Unesco dal 1997, che patrocina il progetto.

"Le creazioni delle artiste, ispirate alle piante, ai fiori e alla storia stessa dell’Orto botanico, rinnovano in chiave contemporanea il dialogo tra arte, scienza e natura – commenta Tomas Morosinotto, prefetto dell’Orto Botanico dell’Università di Padova. L’Orto botanico di Padova non è solo un luogo di conservazione della biodiversità, ma un simbolo del rapporto tra uomo e natura, in cui la ricerca scientifica e la conoscenza si fondono con la storia e la cultura." Più di cento gioielli, grazie all'abile impiego di materiali e all'uso di tecniche innovative come la cartapesta, la porcellana e altri supporti, instaurano un legame vitale tra tradizione e contemporaneità, evocando l’importante lascito della Scuola Orafa di Padova.

"Il Gruppo DiCalibro è nato nel 2020 per iniziativa di Lucia Davanzo, artista della Scuola orafa padovana – spiega la curatrice Mirella Cisotto Nalon. Ha aperto il suo laboratorio a Padova a sette donne dotate di entusiasmo e creatività, desiderose di approfondire o apprendere le tecniche orafe. Hanno beneficiato anche dei preziosi consigli di Francesco Pavan, che con generosità e passione si è interessato al loro lavoro e alla loro crescita artistica e professionale. Il nome del collettivo deriva dal 'calibro', uno strumento molto usato in oreficeria, emblema della ricerca costante di equilibrio tra il rigore della misurazione, l’armonia compositiva e la più libera creatività."

Se per Lucia Davanzo, Eva Franceschini, Margherita Mazzi, Irma Podini e Laura Zecchini il metallo rappresenta il materiale prediletto, per Michela Boschetto è essenziale l'uso della cartapesta, per Elisabetta Nevola la porcellana, e per Laura Stefani la plastica. In questo modo, il Gruppo DiCalibro si distingue per la capacità di coniugare la sontuosa tradizione orafa padovana con un'indagine innovativa e un impegno costante verso l’eccellenza artistica."

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