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Politica
05.11.2024 - 13:57
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ribadito oggi in conferenza stampa il suo fermo rifiuto all'idea di costruire una centrale nucleare a Venezia, definendo la proposta “totalmente inaccettabile” per motivi di sicurezza e di tutela del territorio. Zaia ha chiarito che il suo è un "no" non alla tecnologia nucleare in sé, ma alla sua applicazione in una zona altamente vulnerabile come quella di Venezia e Marghera.
Secondo Zaia, la scelta di localizzare una centrale nucleare a Marghera sarebbe un errore grave, considerando la fragilità del territorio veneziano, con la sua laguna e il mare che, in caso di incidente, verrebbero immediatamente compromessi. “Un incidente in una centrale nucleare a Marghera – ha sottolineato il governatore – non potrebbe che coinvolgere direttamente la laguna e il mare circostante. Non possiamo permettercelo”.
Il presidente ha anche posto l’accento su un altro rischio: la vicinanza con il Petrolchimico di Marghera, una delle aree industriali più delicate del Veneto, che potrebbe subire gravi conseguenze in caso di un incidente nucleare. "Nessuno ha considerato l'impatto di un eventuale disastro proprio nel cuore del Petrolchimico – ha aggiunto Zaia – e la necessità di pensare anche a come evacuare una città simbolo come Venezia".
Zaia ha anche ricordato che, pur essendo favorevole alla transizione green e alla valorizzazione delle attività industriali a Marghera, ci sono altri siti più idonei dove è possibile insediare una centrale nucleare senza compromettere la sicurezza di un ecosistema unico come quello veneziano. “Non possiamo permettere che la laguna e Venezia vengano messe a rischio da scelte sbagliate. Abbiamo già visto gli errori del passato, come quello del Petrolchimico a Marghera”, ha aggiunto Zaia, facendo riferimento a periodi in cui le scelte industriali non tenevano conto dell’impatto ambientale.
Infine, Zaia ha lanciato una critica al vicepremier Antonio Tajani, ricordando che sebbene la politica energetica venga decisa a livello nazionale, ogni decisione sulla localizzazione delle centrali nucleari deve tenere in conto le specificità e le fragilità locali. "La politica energetica è nazionale, ma la sicurezza delle nostre città e dei nostri territori viene prima di tutto", ha concluso il presidente veneto.
Concludendo, Zaia ha ribadito che Venezia e la sua laguna devono essere protette, ed è fondamentale che decisioni così rilevanti vengano prese con il massimo rispetto per la sicurezza ambientale e la salute pubblica.
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