Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Salute

"Ora sono libera e ho le ali", la storia di Maniola: ha superato l'epilessia grazie alla neuorchirugia

A Padova si è svolto un innovativo intervento di neurochirurgia per la cura dell’epilessia

“Sento solo la felicità e la gioia. Sono al settimo cielo, ho le ali”. Ha esordito così la paziente di 42 anni, sottoposta a un intervento di chirurgia resettiva per l’epilessia farmacoresistente. Il tutto è stato un successo che è stato raccontato nella conferenza stampa tenutesi all'Azienda Ospedaliera di Padova.

Nella città del Santo il dott. Filippo Dainese e il prof. Andrea Landi, dopo un primo intervento riuscito sulla paziente che ha raccontato la sua storia, hanno trattato 27 casi (21 adulti e 6 bambini). Altre tre persone sono in lista d’attesa.

In Veneto, 16.500 pazienti sono seguiti per epilessia, su un totale nazionale di circa 50.000 casi, con 3.000 nuove diagnosi ogni anno. A Padova, 1.200 pazienti vengono presi in carico ogni anno, con 3.100 EEG eseguiti e 100 video‑EEG registrati annualmente.

Il prof. Andrea Landi ha inizialmente delineato il quadro clinico della donna: “Ricoverata all’età di 2–3 anni, successivamente solo crisi febbrili. Esordio della patologia a 13 anni, con episodi ripetuti nel tempo, con un impatto notevole sulla qualità della vita. Ha fatto molti cambi di terapia, ma è farmacoresistente, quindi perfetta candidata alla chirurgia resettiva.


C’è un iter prechirurgico: si studiano le crisi, si individua l’angolo del cervello da cui partono e si definisce la zona epilettogena su cui intervenire con la neurochirurgia. Il 60–70% dei pazienti guarisce in questo modo; con i farmaci, solo l’1–2%. È un intervento particolare e raro. A Padova c’è un’attrezzatura che acquisisce immagini strutturali della parte di cervello responsabile delle crisi, permettendo di identificare il danno anatomico. Una volta identificato il focolaio, si utilizzano tecniche di microchirurgia per rimuovere la parte che genera l’epilessia. Questo porta alla guarigione dalle crisi nel 90% dei casi e consente di ridurre quasi completamente la terapia farmacologica. È una tecnica che in Italia, in ambito pediatrico, è presente solo qui.
Si tratta di una terapia coraggiosa per il paziente, ma molto efficace".

Ha poi parlato la grande protagonista della giornata, la signora Maniola, la paziente che si è sottoposta all’intervento: “Ho questa malattia da quando sono piccola. Sono felicissima di essere qui oggi, grazie ai dottori che mi hanno seguita. Sono contenta di avere preso questa decisione. Sono rinata di nuovo. Sono stata operata il 27 luglio 2024. Da lì non ho più sentito le crisi. Adesso, ogni mese, sto calando sempre di più con i farmaci, sono quasi a 0. Lancio un messaggio per chi soffre di epilessia: non abbiate paura di fare questo intervento, per voi stessi e per chi vi sta intorno. È una grande gioia sentire di essere liberi, mi sembra di aver lasciato tutto alle spalle. Sento solo la felicità e la gioia. Sono al settimo cielo.” La paziente è scoppiata in lacrime, emozionandosi in un momento davvero toccante.

Infine il Dottor Dainese ha concluso con una riflessione: "Purtroppo questi interventi sono ancora poco realizzati. Fanno paura perché toccano il cervello. Permettono però di arrivare alla guarigione nel 60-70% dei casi, ma sono ancora poco conosciuti. Questo è dovuto al fatto che c'è poca conoscenza di questo tipo di percorso. Dobbiamo pubblicizzarlo, può far bene al paziente". 

Padova si conferma ancora una volta un'eccellenza della sanità e il sorriso di Maniola vale più di mille parole: una donna che è rinata e ora è libera di volare con le sue nuove ali. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione