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06.09.2022 - 15:57
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E sul dibattito, interviene anche il Prof. Marco Ferrante " Non è una scelta per escludere qualcuno - commenta il prorettore alla didattica dell'Università di Padova - ma è una scelta obbligata per poter fornire un servizio adeguato. Per poter aumentare il numero abbiamo bisogno di investimenti, avere spazi adeguati sia per studenti e docenti, quindi tutto un sistema. Siamo consapevoli di questo ma con i numeri attuali possiamo dare un servizio e creare dei futuri medici del livello che ci viene richiesta dal paese" Attualmente il Governo sta tentando di risolvere il problema dell' accesso alle facoltà, cercando di orientare gli studenti ad una scelta più consapevole. Per evitare che con un'unica prova decidano il loro destino. Già dal prossimo anno accademico è previsto che gli studenti possano, fin dalla quarta superiore potranno, volendo, effettuare il test per due volte e successivamente anche in quinta superiore. Lo studente poi sceglierà quello che è il punteggio migliore per entrare all'università. " Questo provvedimento è importante - commenta Daniela Mapelli - perché il test non solo servirà come una sorta di orientamento. Lo studente potrà mettersi alla prova per quattro volte per vedere se effettivamente le materie sono come dire nelle sue corde. E’ già previsto e già quest'anno come Università è stato realizzato, verranno inserite sulle piattaforme tutte le procedure di preparazione al test quindi un orientamento vero e proprio "La prova durerà 100 minuti, durante i quali i candidati affronteranno 60 domande a risposta multipla con un punteggio massimo previsto pari a 90 punti.
Le opzioni di risposta saranno cinque e il candidato dovrà individuarne una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili, sui seguenti argomenti: competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi (4 quesiti); ragionamento logico e problemi (5 quesiti); biologia (23 quesiti); chimica (15 quesiti); fisica e matematica (13 quesiti).
Rimodulati quindi rispetto agli scorsi anni, la nuova ripartizione della prova di selezione prevede il 15% del test per quiz di ragionamento logico, ragionamento numerico e humanities. La restante è attribuita alle materie disciplinari: dalla biologia alla chimica, dalla fisica alla matematica. Il candidato otterrà 1,5 punti per ogni risposta esatta; meno 0,4 (-0,4) punti per ogni risposta errata e 0 punti per ogni risposta omessa.
I candidati potranno accedere alla sede d’esame a scaglioni, per evitare assembramenti, con autocertificazione obbligatoria (candidati e personale di vigilanza), mascherina FFP2, mantenendo il distanziamento e riponendo i propri effetti personali in guardaroba confezionati singolarmente. Il personale predisposto dell’Ateneo per la sorveglianza alle prove ammonta a circa 270 persone.
Quest’anno a Padova gli iscritti al test sono stati 3119 (2131 donne e 988 uomini) per i 428 posti a disposizione (340 a Padova e 88 a Treviso). Nella selezione del 2019 furono 3.056, nel 2020 3.382 e nel 2021 si iscrissero 2.968 (2048 donne e 920 uomini) candidati per 414 posti (334 a Padova e 80 a Treviso).
Martedì 13 settembre alle ore 12.00 sempre in Fiera avrà luogo il test di Medicine and surgery a cui si sono iscritti 748 che concorreranno per 76 posti; nel 2019 furono 471; nel 2020 ammontarono a 625 e nel 2021 parteciparono 651
Sara BusatoEdizione
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