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Padova, pronto il gemello digitale. Elaborati dati su 110km di strade cittadine

Pronto il “gemello digitale” della città di Padova. Raccolti ed elaborati dati su 110 km di strade cittadine

Anche Padova ha deciso di dotarsi di un gemello digitale del centro storico della città. Nei primi giorni di aprile sono stati realizzati i rilievi digitali necessari alla creazione del modello virtuale.

Finora è stato realizzato su 110 km di strade, il centro storico e il boulevard dell’innovazione, l’area che va dalla Ferrovia fino alla Stanga lungo via Tommaseo e che ospita alcuni dei principali incubatori tecnologici e centri di ricerca, con l’obiettivo di estenderlo a tutta la città.

Il “gemello digitale” di una città o di una parte di essa secondo gli esperti è la rappresentazione virtuale di un elemento fisico di un sistema complesso come una città. Il gemello digitale non è semplicemente una copia dell’oggetto fisico in un determinato momento, ma una versione virtuale che cambia continuamente e dialoga con il suo gemello fisico grazie ai dati che periodicamente vengono raccolti e inseriti nel modello. Per questo, la caratteristica principale di un gemello digitale è la sua interconnessione continua e profonda con il corrispettivo fisico. I dati raccolti sull’oggetto fisico vengono elaborati tramite algoritmi di machine learning per creare previsioni e modelli su cui basare le decisioni di gestione nel mondo reale.

Con questa tecnologia trasformiamo i dati in informazioni utili per la gestione della città.  Questa mattina abbiamo presentato la restituzione e l’elaborazione dei dati raccolti durante la mappatura realizzata ad aprile.  - ha sottolineato l’assessora ai servizi informatici e telematici e alla soft city Margerita Cera - Una copia digitale del centro storico e del boulevard dell’innovazione simile a Street View ma che, grazie all’unione della mappatura via terra e di quella aerea, è molto più precisa, nel totale rispetto della privacy. La tecnologia oggi, insieme alle applicazioni di machine learning e intelligenza artificiale – il cui sviluppo secondo me non si deve demonizzare, ma semplicemente capire e controllare - consentono già impieghi come questo del “gemello digitale” della città, impensabili fino a pochi anni fa e che ci offrono applicazioni già concretissime. Non solo i sopralluoghi virtuali e le piccole manutenzioni, ma enormi potenzialità anche nell’ambito dell’urbanistica o dell’edilizia, con la possibilità di verificare come se fossero già reali, gli impatti di nuovi edifici o lo spostamento di servizi come fermate dei bus o altri elementi urbani, oltre che la possibilità di accedere ai dati direttamente per la progettazione delle opere. Stiamo testando a fondo questa tecnologia, con l’obiettivo di estenderla alla città intera e di integrarla con gli altri software. Sarà prossimamente anche consultabile dai cittadini, che però non potranno scaricare i dati che rimangono di proprietà del Comune di Padova. Continuiamo sulla strada intrapresa dell’essere un Comune all’avanguardia nell’utilizzo intelligente e utile delle nuove tecnologie.

Il progetto

Si tratta di un importante progetto che può aprire interessantissime opportunità all’amministrazione: l’enorme massa di dati raccolta ed elaborata restituisce la ricostruzione della realtà, delle strade e degli edifici, molto elevata. I dati rilevati da terra, combinati con quelli ricavati dalle riprese aeree., consentono di effettuare direttamente sul modello digitale misurazioni degli edifici, o delle superfici di piazze e strade estremamente precisi ed attendibili, così come di visualizzare in modo assolutamente realistico quale sarebbe l’impatto ad esempio di un cantiere, o di una qualsiasi altra installazione all’aperto.

Il gemello digitale permette anche di rilevare e monitorare molto di ciò che richiederebbe sopralluoghi fisici da parte di tecnici e operatori: ad esempio tutto ciò che riguarda le piccole manutenzioni, la segnaletica stradale verticale ed orizzontale e il suo stato di conservazione e leggibilità, le insegne delle attività commerciali, lo stato di conservazione delle facciate degli edifici, il posizionamento degli elementi di arredo urbano o di plateatici, la manutenzione del verde urbano, la catalogazione delle barriere architettoniche.

Con l’utilizzo del software si stima un 80% in meno di uscite da parte di operatori e tecnici.

Una volta realizzato, il gemello digitale viene periodicamente aggiornato, in modo che riproduca esattamente la realtà fisica che rappresenta e che ovviamente cambia nel tempo. Altre città che lo hanno sono Milano, che prevede un aggiornamento annuale, e New York, metropoli in continuo e rapidissimo movimento che lo aggiorna addirittura ogni tre mesi.

I rilievi digitali necessari alla creazione del gemello digitale padovano sono stati realizzati ad aprile. Il progetto, che ha carattere sperimentale, è seguito dal SIT, il Settore Servizi Informatici e Telematici del Comune di Padova, che ha affidato la realizzazione a due società leader in questo campo, la CGR e la Cyclomedia con un investimento di 139 mila euro.

La CGR è specializzata in rilievi aerei ad altissima definizione, la Cyclomedia in rilievi da terra con una tecnologia simile a quella utilizzata da Google Street Wiew per mappare le strade, ma che assicura una risoluzione molto più elevata e che si basa su software in grado poi di restituire la realtà con una tolleranza dimensionale inferiore a 5 cm.

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