venerdì, 26 Aprile 2024
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Effetto Covid: risparmio e propensione all’investimento

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L’impatto del Covid sugli italiani: impennata del tasso risparmio e apertura verso il mondo degli investimenti

Risparmi e investimenti

Lo scorso anno l’effetto Covid ha zavorrato i consumi degli italiani con una conseguente impennata del tasso risparmio, triplicato rispetto al 2019.  Il tasso di risparmio infatti passato dal 2,8 al 9,2% stando ai dati diffusi nei giorni scorsi da Bankitalia. Un’evidenza che era già emersa dalla 20esima edizione dell’indagine Acri – Ipsos che ha evidenziato come le conseguenze della pandemia e il connesso clima di incertezza hanno ulteriormente accentuato la propensione al risparmio degli italiani. Per il 63% di loro, però, questo corrisponde ancora con un accumulo di liquidità, poiché solo il 35% investe i propri risparmi e per di più in piccola parte. Tra gli investimenti più comuni, quelli nel settore immobiliare restano in testa con il 33% delle preferenze, seguiti da quelli finanziari meno rischiosi (29%).

Cosa faranno quest’anno gli italiani con questa dose extra di risparmi accumulata nel 2020? Stando a un sondaggio condotto dall’App fintech Oval tra i suoi utenti l’atteggiamento della maggioranza dei risparmiatori è di apertura verso il mondo degli investimenti, comprendendo l’importanza di far crescere nel tempo il proprio capitale. Lo stato di incertezza per l’emergenza Coronavirus, infatti, spinge il risparmio degli italiani e rafforza la propensione a investire.

Le varie indagini effettuate mostrano anche una certa resilienza della propensione ad investire: il 63% dei bancarizzati e il 72% degli investitori ha dichiarato che se oggi avesse dei soldi sarebbe disponibile ad investire e, rispettivamente, il 62% e l’81% punterebbe su prodotti finanziari. Per quanto riguarda le tipologie di strumenti e servizi in cui investire, alla luce del momento di incertezza, si registra un balzo delle preferenze per le polizze/assicurazioni sulla vita  il 33% contro il 27% di un anno fa) e un interesse crescente verso i Piani di accumulo del capitale (22% contro 19% di un anno fa).

Il Piano d’accumulo del capitale o più comunemente PAC è una modalità di sottoscrizione di fondi comuni di investimento o, più in generale, di organismi di investimento collettivo del risparmio, ampiamente impiegata nella gestione della finanza personale. Il piano di accumulo viene spesso definito come una delle strade migliori per il risparmiatore per investire sui mercati finanziari. Attraverso un piano di accumulo all’investitore si dà la possibilità di investire una somma costante attraverso dei versamenti regolari per la durata concordata con l’obiettivo di sottoscrivere degli strumenti finanziari e guadagnare grazie all’aumento del loro valore. Invece di investire tutte e subito, il risparmiatore investe gradualmente una somma che aumenta nel tempo.

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