giovedì, 25 Aprile 2024
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Turismo in Veneto, le previsioni per l’estate 2022

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Turismo, una delle locomotive dell’economia del Veneto. Quali saranno le previsioni per la stagione estiva 2022?

Il turismo è una delle locomotive dell’economia veneta e, dunque, è lecito immaginare che gli operatori abbiano già compiuto le mosse necessarie per farsi trovare pronti alla stagione estiva 2022, un momento decisivo per monetizzare l’enorme patrimonio culturale, artistico e paesaggistico della regione. Ma che estate sarà per il Veneto?

Torna il desiderio di viaggiare

Iniziamo subito con il rammentare che, anche grazie ai nuovi collegamenti territoriali che rendono più semplice raggiungere Venezia in aereo o in treno (giusto il tempo di qualche partita a live roulette o la lettura di un quotidiano), gli operatori si attendono un flusso turistico italiano particolarmente vivace, sia di nuovi turisti che di turisti di ritorno.

Per i primi sarà certamente l’occasione di esplorare alcuni degli angoli più attrattivi della regione, dall’entroterra alle coste. Per i secondi sarà la gradita opportunità di tornare sui luoghi già visitati, o attraversare nuovi percorsi per scoprire altre porzioni del territorio.

La cautela dovrebbe svanire gradualmente

Peraltro, la cautela che ha ispirato questa prima parte di doppia stagione primaverile/estiva dovrebbe svanire con il passare delle settimane. Non sfugge, infatti, come quest’anno una parte delle strutture alberghiere situate nelle zone a più alta vocazione turistica estiva abbia deciso di non aprire per Pasqua, preferendo invece l’inaugurazione dei propri locali solamente a decorrere dal mese di maggio.

Una scelta che – tuttavia – sta lasciando spazio all’emersione di un moderato ottimismo sulla nuova composizione dei flussi turistici, che nell’estate 2022 dovrebbero essere supportati soprattutto dal c.d. turismo di prossimità. Sempre più italiani, invece che ricorrere ad una vacanza all’estero, hanno già espresso l’intenzione di preferire le mete più vicine, e non solo per mere questioni economiche.

Le conferme dallo studio EY Future Travel Behaviours

A conferma di quanto sopra, il recente studio EY Future Travel Behaviours ci suggerisce che il 67% degli italiani ha espresso la volontà di rimanere in Italia per le vacanze. Per quanto concerne le motivazioni, il 65% ha dichiarato di volersi rilassare e riposare, mentre più della metà afferma di voler scoprire nuove mete e fare esperienze culturali e gastronomiche in compagnia di familiari e amici (46%). Da notare che si sta consolidando anche il tema del workation, con il 6% degli italiani che ha pianificato di lavorare in smart working da qualche villaggio vacanza.
Passando poi alle modalità di raggiungimento del luogo di vacanza, anche quest’anno il mezzo privilegiato è l’auto, usata dal 60% degli italiani. Si registra però un leggero incremento dei treni e degli aerei rispetto ai mezzi propri nella fascia di età under 40 (42% contro il 30% del campione totale). Solo una persona su tre ha in mente di usare l’aereo.

Quali fattori influenzano la scelta del mezzo di trasporto

Passando infine alle motivazioni che influenzano la scelta del mezzo di viaggio, comodità, prezzo e sicurezza sono state le tre determinanti più citate. Sta però emergendo anche una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità del proprio viaggio, tanto che tre quarti del campione sta pensando di scegliere un metodo poco inquinante perché preoccupato delle conseguenze delle proprie azioni sul pianeta.

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