domenica, 28 Aprile 2024
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Sicurezza idraulica: acqua, risorsa da gestire nella Bassa Padovana

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Dopo mesi di siccità la provincia di Padova ha dovuto affrontare delle piogge copiose che hanno rischiato di far esondare il fiume Fratta e che in alcune parti hanno creato ristagni ed allagamenti nella campagne

La gestione automatizzata, il costante controllo del territorio, una panoramica totale ed immediata delle criticità: così il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo gestisce le acque della Bassa Padovana. Dopo mesi di siccità che stavano mettendo a rischio l’agricoltura e la gestione delle acque, lo scorso maggio la provincia di Padova ha dovuto affrontare delle piogge copiose che hanno rischiato di far esondare il fiume Fratta e che in alcune parti hanno creato ristagni ed allagamenti nella campagne.

Una situazione difficile che però è stata gestita con produttività e con un sistema di emergenza automatico che ha scongiurato danni importanti ai campi coltivati e ai centri abitati. Le circa 60 idrovore che il Consorzio gestisce nel territorio di competenza sono state automatizzate circa due anni fa grazie ad un sistema tecnologico che ha permesso agli ingegneri di poter ridurre i tempi di azione e di avere appunto una panoramica in tempo reale, e visibile persino sul cellulare, della situazione delle acque e del lavoro delle idrovore. Questo permette di poter capire anche con 6-7 ore di anticipo lo scenario che si configura in una determinata area in base alle precipitazioni.

Un altro importante tassello per scongiurare il più possibile situazioni gravi è la sinergia di lavoro con il genio Civile: “Il nostro sistema di gestione ci permette di entrare in emergenza in modo automatico – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Michele Zanato -. Abbiamo messo le persone giuste al posto giusto. Il nostro team infatti è composto anche da ingegneri informatici, elettronici ed idraulici appunto per farci aiutare nei vari passaggi dalla tecnologia che si è rivelata un’alleata essenziale per gestire situazioni di criticità. Siamo quindi pronti “in automatico” ad affrontare le circostanze critiche. Non ci sono più gli operai che fisicamente manovrano le idrovore, ma si azionano in automatico”.

Il presidente sottolinea questo passaggio, perché nell’ultima emergenza di maggio molti soci del Consorzio chiedevano perché non ci fossero i tecnici al lavoro sul campo. «Ora ci resta da capire che estate dovremo affrontare, se siccitosa o con piogge. Il nostro lavoro viene messo in seria crisi dalla mancanza d’acqua, ci auguriamo che gli Enti preposti continuino a lavorare al meglio in varie strade per garantire l’afflusso idrico per le coltivazioni – prosegue Zanato -. Per quel che riguarda invece le possibili inondazioni, ricordiamo ai soci ma anche ai cittadini, che la pulizia dei fossi è essenziale, poiché può avere un grande ruolo per scongiurare gli allagamenti. Nelle scorse settimane invece abbiamo incontrato gli agricoltori più colpiti da allagamenti per capire come poter gestire al meglio il deflusso delle acque nelle zone della Bassa padovana più problematiche” conclude Zanato.

Giada Zandonà