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24.07.2023 - 11:48
Le investigazioni erano da subito state avviate seguendo, parallelamente all’ipotesi che all’origine della tragica vicenda vi fosse un’incursione predatoria nell’abitazione della vittima, anche quella secondo la quale la morte dell’anziana fosse invece l’epilogo di un nefasto progetto maturato nell’ambito più strettamente amicale o familiare della donna. La complessa ed articolata attività tecnica tempestivamente sviluppata dagli inquirenti con il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria ha consentito, quindi, di avvalorare la seconda “pista” ipotizzata, configurare un grave, univoco e circostanziato quadro indiziario a carico degli indagati, individuare il movente del gravissimo delitto nei profili economici connessi con la pratica di divorzio tra i due coniugi, aggravati dal rancore nutrito nei confronti della Ceschin dall’ex-marito. I fermati sono stati rintracciati nel trevigiano e non hanno opposto resistenza agli operanti che, al termine delle formalità di rito, li hanno condotti presso le Case Circondariali di Treviso e Venezia. Ulteriori attività sono in corso, primariamente finalizzate al rintraccio degli autori materiali del delitto, già in fase di compiuta identificazione, ma anche a definire precisi contributi e relative responsabilità di altri indagati. Nelle prossime ore la Procura della Repubblica di Treviso prenderà le decisioni di sua competenza sul fermo in merito alla richiesta di convalida al Giudice per le indagini preliminari.Edizione
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