sabato, 27 Aprile 2024
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L’industria della torrefazione del caffè di Treviso e Belluno vale oltre 170 milioni, ma diminuiscono i bar

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L’industria del caffè nelle province di Treviso e di Belluno vale oltre 170 milioni di euro, quasi la metà del valore della produzione realizzato dalle imprese venete

Nelle due province si trovano oltre 40 attività (fra sedi e filiali dipendenti), il 30% del Veneto.

Il commento del Presidente Mario Pozza

La tazzina di caffè è un rito che accomuna molti di noi e ci accompagna in diversi momenti della giornata – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti, Mario Pozza – per alcuni si associa al risveglio mattutino, alla pausa di metà giornata o alla conclusione del pranzo, per altri ancora è un’occasione di incontro e socializzazione.

Alla “tazzina di caffè” sono collegate attività, che, toccano da vicino anche le nostre due province. Oltre ai tradizionali bar ed ai negozi specializzati nella vendita, a Treviso e a Belluno possiamo contare su diverse attività manifatturiere dedicate alla torrefazione del caffè: sono oltre 40 le imprese e le filiali nelle province di Treviso e di Belluno. Dai dati di bilancio sappiamo inoltre che il valore della produzione (dato assimilabile al fatturato) per le attività della torrefazione è stato di oltre 170 milioni nel 2021 per le due province. Il valore della produzione veneto è di oltre 360 milioni, pari al 7,7% del dato nazionale (4,8 miliardi). Sono attività – conclude il Presidente – che fanno parte delle eccellenze produttive del nostro sistema agroalimentare territoriale.

Il consumo del caffè in Italia

Secondo uno studio pubblicato ad inizio anno da Mediobanca 1, l’Italia, con 5,2 milioni di sacchi annui, si colloca al settimo posto per consumo di caffè: è un valore che corrisponde a 95 milioni di tazzine di caffè sorseggiate al giorno, per una media di 1,6 tazzine pro-capite.
Guardando ai canali distributivi, sempre in base a questa ricerca, circa la metà delle
vendite di caffè torrefatto nel territorio nazionale proviene dalla GDO, il 20,6% deriva dal dettaglio tradizionale, dai negozi specializzati e dall’e-commerce, il 15,4% proviene da alberghi, ristoranti, caffetterie e catering ed il 9,8% da distributori automatici ed office coffee service.

A livello nazionale il 73,6% dei volumi totali di caffè venduto nella GDO è rappresentato dal caffè macinato in sacchetti, ma è maggiormente dinamica la vendita di caffè in cialde e capsule (segmento che rappresenta il 16,2% del totale venduto e per il quale si è osservata una crescita del +18,8% tra il 2020 ed il 2021).

L’industria della torrefazione di caffè: valore della produzione e numero di imprese

Se la coltivazione di caffè a livello mondiale, sempre in base allo studio di Mediobanca, risulta concentrata (con due Paesi, Brasile e Vietnam, che ne coprono oltre la metà), più parcellizzata territorialmente (per ovvie ragioni di prossimità al mercato di consumo) è invece la lavorazione di questo prodotto: i primi dieci torrefattori soddisfano circa il 35%
della domanda mondiale. Fra i principali produttori figurano anche due gruppi italiani, di cui uno operante anche in provincia di Treviso: assieme, questi due gruppi realizzano il 4,1% della torrefazione di caffè verde a livello mondiale.

In Italia l’industria della lavorazione (torrefazione) del caffè vale quasi 4,8 miliardi di euro. La stima è riferita al valore della produzione di 490 società italiane non consolidate che hanno depositato il bilancio nel 2021, in base ai dati Infocamere 2 . Il 7,7% del valore nazionale (corrispondente a quasi 370 milioni) è stato realizzato da 44 società venete. È un risultato che colloca il Veneto al quinto posto, per valore realizzato nel 2021, dopo il Piemonte (quasi 2 miliardi), la Campania, l’Emilia-Romagna ed il Friuli-Venezia Giulia.
Poco meno della metà del valore della produzione veneto (46,9%) proviene da imprese trevigiane e bellunesi: sono oltre 172 milioni, considerando 17 bilanci depositati.

Prendendo in esame i dati della demografia d’impresa, in Italia al 31 marzo 2023 si contano 1.054 imprese italiane attive nella lavorazione del caffè, cui si aggiungono 654 filiali dipendenti. La somma è di 1.708 localizzazioni dove trovano impiego oltre 10.600 addetti.
Le localizzazioni venete rappresentano l’8% del totale nazionale. In regione si contano 137
unità, distribuite fra 79 sedi e 58 unità locali dipendenti, per oltre 1.000 addetti nel
territorio. Rispetto a dieci anni fa (marzo 2013) la torrefazione manifatturiera veneta è
cresciuta di +32 unità, collocandosi al secondo posto in una ipotetica graduatoria
regionale per crescita dopo la Campania, che vede un aumento di +60 unità nel decennio.
Rispetto a marzo 2013 il settore della torrefazione veneto cresce sia nel numero di sedi (+10 unità, in contro tendenza rispetto stabilità osservata a livello nazionale) che nel numero di unità locali dipendenti (+22).
Delle 137 unità attive in Veneto, 38 si collocano nella Marca trevigiana, distribuite fra 22 sedi e 16 filiali, per oltre 360 addetti in provincia. Altre 4 unità sono presenti nella provincia bellunese. Il confronto con marzo 2013 vede, per Treviso, un lieve aumento
delle sedi d’impresa (+3) ed il raddoppio delle filiali dipendenti (da 7 unità a marzo 2013 a 16 a marzo 2023).

L’incidenza delle imprese artigiane, prendendo a riferimento le sedi d’impresa, è del 40% in media sia a livello nazionale che per il Veneto, ma il peso si dimezza al 23% per la provincia di Treviso. Più limitata è l’incidenza degli addetti di imprese artigiane: in media in Italia è del 14,2% sul totale, ma scende al 9,4% per il Veneto ed al 3,8% per la Marca trevigiana.

In Veneto le imprese con una dimensione micro (1-9 addetti) rappresentano il 69,6% del totale, ma il 55,9% degli addetti si colloca in una delle 6 imprese con una dimensione 50-249 addetti; a Treviso e Belluno si contano poco più di 470 addetti d’impresa nelle attività di torrefazione, di cui oltre la metà concentrati in due medie imprese.

Il commercio e la somministrazione di caffè: gli esercizi specializzati nella vendita al dettaglio ed i bar

Oltre alla crescita delle attività di torrefazione nelle province di Treviso e di Belluno si osserva una dinamica positiva nel decennio per i negozi specializzati nella vendita di caffè.
In provincia di Treviso al 31 marzo 2023 si contano 18 unità (fra sedi e filiali dipendenti) dedite al commercio al dettaglio di caffè, dieci anni fa erano 5. È un risultato in controtendenza rispetto alla contrazione generale del numero di esercizi commerciali che vendono specifici generi alimentari o bevande, e che nel complesso risulta in flessione di 102 attività nel decennio. In provincia di Belluno il numero di esercizi specializzati nella vendita di caffè torrefatto è ancora esiguo (3 esercizi attivi a fine marzo 2023), ma anche per il bellunese la tendenza su base decennale è con segno positivo, a fronte di una flessione generale di -54 esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di generi alimentari o bevande.

Diminuiscono, al contrario, in entrambe le province i bar: in dieci anni si contano -270 attività in meno in provincia di Treviso e -176 in provincia di Belluno. In entrambi i casi la riduzione delle sedi d’impresa non trova compensazione nella dinamica delle unità locali dipendenti, per le quali si osserva un lieve aumento a Treviso (+29 unità) ed una stazionarietà nel decennio a Belluno.

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