domenica, 28 Aprile 2024
HomeVenetoAttualitàLitorale, Unionmare: "Stagione balneare difficile, ma nessun rincaro"

Litorale, Unionmare: “Stagione balneare difficile, ma nessun rincaro”

Tempo di lettura: 3 minuti circa

Il presidente Berton traccia un bilancio della stagione, il cui inizio è stato condizionato dal maltempo. Ma c’è ottimismo per il bel tempo

Prima parte di stagione condizionata dal maltempo. Nessun aumento significativo dei prezzi per i turisti nel 2023. Ecco le valutazioni di Unionmare sulla stagione balneare in corso.

«Siamo giunti ormai al giro di boa della stagione balneare in corso, una stagione molto difficile, iniziata all’insegna del maltempo che si è abbattuto con forza anche sulla costa veneta. Ma adesso il meteo ci sta premiando, c’è tanta voglia di mare, soprattutto sulle nostre località”, dice il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, “Anche quest’anno tantissimi turisti ci stanno premiando e questo credo grazie agli operatori che hanno fatto un enorme sforzo nel riassorbire l’aumento dei costi e contenere in maniera quasi totale il fenomeno del caro ombrellone, che sulle nostre spiagge di fatto non si è verificato neanche quest’anno. Siamo infatti in linea con gli anni precedenti. Abbiamo ancora davanti più di un mese di stagione e confidiamo che il meteo ci possa assistere, sicuri che anche quest’anno i numeri ci confermeranno come miglior tematismo a livello balneare su ambito nazionale».

L’entusiasmo del periodo di ferragosto, dovuto alle spiagge al sold-out, allontana per qualche momento le preoccupazioni relative alle concessioni demaniali, ma rimane comunque una partita sempre aperta.

«In questi giorni stiamo toccando delle punte di occupazione pari al 100% e questo testimonia ancora una volta quanto la clientela italiana e straniera sia affezionata al tematismo balneare e alle località della costa veneta, prosegue Berton, “Però è vero, continuano a rimanere sul campo, oggetto di riflessione, grandi criticità che condizionano quello che di fatto è il fondamento dell’impresa turistica veneta e non solo. In primis l’annosa questione delle concessioni demaniali, ma anche il continuo aumento dei costi delle risorse energetiche, o ancora la difficoltà di trovare manodopera qualificata. È arrivato il tempo di avere delle politiche dedicate al fenomeno turistico, soprattutto in considerazione delle alte ricadute sociale ed occupazionali che questa forma di economia sviluppa sul territorio».

Berton: “La costa veneta non teme la concorrenza estera”

Alessandro Berton, presidente Unionmare

Berton affronta poi il tema delicato della concorrenza delle destinazioni estere. «Credo che gli imprenditori turistici veneti non debbano preoccuparsi della concorrenza estera, ma debbano comunque rimanere vigili”, conclude il presidente di Unionmare Veneto, La concorrenza è qualcosa di positivo, è qualcosa che ci permette di guardare al nostro interno per capire come migliorare, continuando a innovare la nostra offerta turistica che cambia come cambiano le esigenze delle persone. Dobbiamo quindi essere consapevoli della nostra forza, che ha fatto sì che il tematismo balneare Veneto sia, numeri alla mano, quello più importante a livello nazionale. Ma non dobbiamo adagiarci sugli allori. Dobbiamo continuare a guardare anche all’esterno per capire quali sono i settori e i servizi che possiamo continuamente implementare e migliorare per essere sempre più attrattivi anche di nuova clientela».