sabato, 27 Aprile 2024
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La locomotiva del Veneto: giovani, occupazione e formazione

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Giovani in Veneto: indagine regionale, formazione e studio volano per lo sviluppo

Commentando l’indagine regionale disponibile a questo LINK, il presidente regionale Luca Zaia ha sottolineato l’importanza delle giovani generazioni come principale risorsa per il futuro del territorio. Il Veneto si pone come la seconda regione italiana sia per i livelli di disoccupazione più bassi sia per i tassi di occupazione più elevati, dopo l’Emilia-Romagna, confermando che l’investimento nella gioventù sta pagando i suoi dividendi. Importante è il focus sulle “soft skills” come flessibilità, capacità di lavorare in gruppo e problem solving. Queste competenze, insieme all’istruzione formale, rappresentano un potente mezzo nelle mani delle giovani generazioni che aspirano a fare carriera senza dover lasciare il Paese.

Il cambio demografico e il fenomeno dei Neet

La struttura demografica della forza lavoro in Veneto ha subito cambiamenti significativi negli anni. Mentre nel 2005 per ogni 100 lavoratori tra i 15 e i 29 anni c’erano 39 lavoratori tra i 55 e i 64 anni, nel 2022 questo valore è salito a 134. Nonostante il fenomeno dello slittamento dell’età lavorativa, il numero di giovani “Neet” (Not in Education, Employment, or Training) è in diminuzione, rappresentando solo il 13,1% del totale, una delle percentuali più basse in Italia. Questo evidenzia che la regione è riuscita a offrire opportunità concrete ai giovani.

L’Istruzione come leva per la parità di genere

Un altro aspetto rilevante messo in luce dal Presidente Zaia è il rapporto tra il livello di istruzione e l’occupabilità, soprattutto per le donne. Nel 2022, le donne venete tra i 18 e i 34 anni con un diploma avevano un tasso di occupazione del 25% superiore rispetto a quelle con basso livello di istruzione. Il ruolo dell’istruzione diventa ancora più evidente nel caso delle madri giovani: l’87% di quelle laureate era occupata, a confronto con il 53,7% di quelle con solamente un diploma. Questi dati evidenziano come l’istruzione non solo offra maggiori opportunità lavorative, ma rappresenti anche un veicolo verso una maggiore parità di genere.

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