domenica, 28 Aprile 2024
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Aule studio: ad Albignasego un’interrogazione per ampliare gli orari di apertura

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Nel Comune di Albignasego sono presenti due aule studio, entrambe aperte dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13 per un totale di circa 103 ore settimanali

Gli orari di apertura delle aule studio approdano in Consiglio comunale. Con un’interrogazione presentata al parlamentino locale, i gruppi consiliari Albignasego Bene Comune 2030 e Partito Democratico hanno posto l’attenzione sugli spazi per gli studenti di tutte le età.

A presentare la domanda è stato il consigliere Riccardo Savio, che ha premesso: «Lo studio, per i giovani e non solo, rappresenta la possibilità di mettersi alla prova, superando le difficoltà, permette di essere libero da pregiudizi e nulla è più importante perché l’intelligenza trova sicuramente un valido alleato nella cultura. Avere una buona cultura permette di avere un buon livello di autostima, di sentirsi all’altezza in ogni situazione o, quanto meno, arricchisce di coraggio. Le aule studio rappresentano uno dei più importanti luoghi di studio per studenti e studentesse universitari, semplici spazi vuoti privi di connessioni e contaminazione esterne dove la cosa più importante è lo studio. Per i giovani, studiare fuori casa è un’opportunità per fermarsi, insieme ad altri studenti e studentesse, con un unico obiettivo comune: studiare».

Nel caso specifico del Comune di Albignasego, Savio ha osservato che «Nel nostro comune sono presenti due aule studio: una in Villa Obizzi e l’altra a Sant’Agostino nella ex Casa Calore, entrambe aperte dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13, per un totale di circa 103 ore settimanali».

Il consigliere Savio ha richiesto «se sia nei programmi amministrativi l’ampliamento dell’orario di apertura delle aule studio posticipando l’orario di chiusura, a titolo d’esempio alle ore 20. Un aumento d’orario – ha argomentato – crea agli studenti e alle studentesse un posto riconosciuto, dove condividere insieme ad altre persone un “fare comune” – lo studio – permettendo di affrontare i libri con uno spirito di gruppo alleviando i momenti di studio».

Cristina Chinello