domenica, 28 Aprile 2024
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Treviso, i commercianti di moda: “Posticipare i saldi”

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Far partire i saldi dal 27 gennaio: è la richiesta di Federmoda Confcommercio provinciale in occasione del nuovo mandato associativo

Nuovo mandato e nuovo corso per Federmoda -Confcommercio della provincia di Treviso: Maria Beatrice Paludetti (di Vittorio Veneto) è stata riconfermata alla presidenza. Per il prossimo mandato la affiancheranno i due vicepresidenti: Luigi Bariviera di Conegliano ed Ennio Bincoletto di Oderzo, insieme ai consiglieri Giancarlo Pupin, Enrico Barcè (entrambi di Trevisoo), Marta Gerolimetto (di Castelfranco), Fiamma Polin (di Montebelluna) Claudio Tirindelli (di Volpago). Nell’insieme, il Consiglio è espressione di tutto il territorio provinciale.

Tra le priorità in evidenza per la categoria – uno dei gruppi storici di Confcommercio – spicca la richiesta di ricollocare l’inizio dei saldi invernali al 27 gennaio, anziché come già previsto per le svendite del 2024 al 5 gennaio. Lo spostamento, secondo i commercianti del settore, permettere di avviare i ribassi davvero al termine della stagione e non nel bel mezzo come attualmente, soprattutto in considerazione dei cambiamenti climatici.

Donazzan: “Commercio di prossimità ambasciatore del territorio”

In apertura dell’assemblea, dopo il saluto della Presidente provinciale di Confcommercio Dania Sartorato e del presidente nazionale Pelloni, è intervenuta anche lassessore regionale Elena Donazzan. Agli imprenditori riuniti ha ribadito come “il commercio di prossimità rappresenti un numero significativo di posti di lavoro e proprio il piccolo commercio, che resta stabilmente sul territorio, è il miglior ambasciatore del territorio stesso e del Made in Italy. La Regione può fare molto, anche creando percorsi professionalizzanti mirati”.

Nella sua relazione, la presidente Maria Beatrice Paludetti, ha snodato gli aspetti salienti del rilancio dei negozi di moda: il tema del ricambio e la carenza di percorsi professionalizzanti per i venditori, il cambiamento intergenerazionale dei consumatori, la convivenza tra negozio fisico e l’ acquisto on line, il proliferare delle grandi superfici di vendita, il caro affitti e la tenuta del commercio di prossimità, in un contesto sociale e culturale in cui la moda appare sempre più come un “concetto ampio” che comprende vari elementi distintivi e che diventa sempre più creazione di un proprio stile.

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