sabato, 27 Aprile 2024
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Amianto: nel 2023 raccolte 22 tonnellate da Etra, 2 tonnellate di Eternit abbandonate invece nel territorio

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Secondo i dati dell’Inail ogni anno l’amianto provoca quasi 4.500 morti tra i lavoratori, più altri 1.500 decessi, soprattutto persone di famiglia che lavavano le tute da lavoro sporche di fibre

Ventiquattro tonnellate di amianto. E’ un numero che fa rflettere quello relativo alla quantità di amianto o absesto smaltito nel 2023 da Etra, che attraverso ditte autorizzate, si occupa della rimozione in sicurezza e dello smaltimento corretto del rifiuto contenente amianto. Il materiale conferito dagli utenti proviene daell’ambito del servizio di raccolta e trattamento smaltimento in sicurezza offerto dalla Multiutility (22 tonnellate) o è stato raccolto dopo essere stato abbandonato nel territorio (2 tonnellate). Si tratta, in particolare, di tettoie, canne fumarie o parti di isolamenti.

“L’amianto è un minerale fibroso che diventa pericoloso quando è deteriorato, perché rilascia piccole fibre che, se inalate, provocano l’asbestosi, una malattia a lungo decorso che porta alla morte – spiega il Presidente di Etra, Flavio Frasson -. Per questo la produzione e l’utilizzo di materiali contenenti amianto è stata vietata in Italia dalla Legge 257/1992″.

Secondo i dati dell’Inail ogni anno l’asbesto provoca quasi 4.500 morti tra i lavoratori, più altri 1.500 decessi, soprattutto persone di famiglia che lavavano le tute da lavoro sporche di fibre. Risale al 1992 la legge 257 con cui l’Italia metteva definitivamente al bando l’amianto. Ma le conseguenze dannose che questo agente cancerogeno provoca sulla salute umana sono ancora evidenti, dovute alla lunghezza particolare del processo di sviluppo delle malattie asbesto correlate. Il periodo di latenza, infatti, supera generalmente i 25 anni e le patologie conseguenti possono manifestarsi anche a 40 anni dall’esposizione.

“L’eternit purtroppo non si trova solo nei luoghi di lavoro, ma è ancora presente nelle nostre case – continua Frasson –. Si trovano manufatti in matrice compatta come cisterne, canne fumarie, onduline, ma anche oggetti di uso domestico quotidiano, come copri assi da stiro, guanti e altro. Fortunatamente tali oggetti diventano pericolosi per la salute solo se liberano le fibre, a causa di deterioramento, o se si spezzano, ma è un comunque materiale che va maneggiato in assoluta sicurezza e seguendo regole precise in tutte le sue fasi fino allo smaltimento. Quando ci si trova a dover eliminare manufatti che lo contengono bisogna rivolgersi a ditte che lo fanno seguendo tutte le regole, senza mettere in pericolo la salute delle persone. Nel 2023 sono state recuperate sul territorio da Etra circa due tonnellate di materiali abbandonati contenenti amianto, delle vere e proprie bombe ecologiche”.