domenica, 28 Aprile 2024
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Da Legambiente bandiera nera per i pini abbattuti dal Comune di Adria

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A motivare la consegna del vessillo nero con scritto Pnrr sbarrata, un elenco di dieci motivazioni che spaziano dalla carenza di trasparenza alla mancata informazione nei tempi utili per la cittadinanza

Legambiente ha assegnato la “Bandiera Nera” al Comune di Adria in seguito al taglio dei pini nel contesto del progetto di riqualificazione di Borgo Canareggio, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il gesto senza precedenti è stato compiuto dal presidente regionale di Legambiente, Luigi Lazzaro, e da Ermes Bolzon, vice presidente del circolo locale, durante una conferenza stampa all’ingresso del municipio.

A motivare la consegna del vessillo nero con scritto Pnrr sbarrata, un elenco di dieci motivazioni che spaziano dalla carenza di trasparenza alla mancata informazione nei tempi utili per la cittadinanza. Ecco un excursus sulla vicenda iniziata con l’approvazione del piano del verde nel gennaio 2022.

L’amministrazione Barbierato ha integrato l’ipotesi di progetto per la rigenerazione urbana di Corso Garibaldi e Borgo Canareggio nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche nel giugno 2022. Nell’agosto successivo, ha eseguito la demolizione dell’ex pescheria, collocando successivamente nell’area del quartiere la cartellonistica illustrativa del progetto. Con il cambio di Amministrazione a fine maggio, il progetto in questione è stato protocollato il 30 giugno 2023 e con le delibere 123 e 124 del 20 luglio, la giunta Barbujani ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo definitivo.

“Guarda caso entrambi i progetti sono stati approvati lo stesso giorno, alla stessa ora. Peccato che per legge i due progetti siano costituiti da elaborati diversi. Una questione che è oggetto di verifica da parte della magistratura”, ha dichiarato Bolzon.

Nel tentativo di salvare i pini di corso Garibaldi, Legambiente ha lanciato ad ottobre scorso una petizione popolare in conformità con il principio del PNRR noto come DSH (Do No Significant Harm), che sottolinea l’importanza di non causare danni significativi all’ambiente. La petizione è poi approdata in consiglio comunale il 22 novembre, su richiesta dei consiglieri di minoranza, ma l’amministrazione Barbujani ha tirato dritta e pochi giorni dopo sono stati abbattuti i pini.

“Se l’amministrazione avesse ascoltato Legambiente ed i cittadini – conclude Bolzon – sicuramente si sarebbe potuto raggiungere una situazione di compromesso, magari anche una semplice compensazione sugli alberi tagliati o la scelta di nuove alberature di dimensioni più ragguardevoli. Cosa che si poteva fare, considerato che nei progetti Pnrr quello che non può cambiare è l’importo complessivo dei lavori ed il termine di ultimazione”. Dopo la conferenza stampa i rappresentanti di Legambiente si sono incrociati all’uscita dell’ufficio protocollo con il sindaco Barbujani, il quale ha chiaramente evitato di stringere la mano ai rappresentanti dell’associazione ambientalista.

Guendalina Ferro