domenica, 28 Aprile 2024
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Marcon, chiude il negozio Thun al Valecenter. L’allarme dei sindacati

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Quattro lavoratrici rischiano di perdere il posto. La Femca Cisl: “Decisione scellerata e inaccettabile”. In Veneto chiude anche Thiene

Il 2024 si apre con una brutta notizia per l’occupazione. Thun Spa ha annunciato la chiusura del suo punto vendita all’interno del centro commerciale Valecenter di Marcon. Le serrande dovrebbero abbassarsi il 31 maggio. Sono quattro le dipendenti che rischiano di perdere il lavoro.

A renderlo noto è la Femca Cisl Venezia, a cui le lavoratrici si sono rivolte subito dopo aver ricevuto, martedì mattina, comunicazione verbale della decisione dell’azienda. Nel pomeriggio dello stesso giorno è arrivata da Thun Spa la lettera ufficiale di licenziamento collettivo. A quanto si è appreso, la chiusura del negozio di Marcon rientra in un più ampio piano che, con date diverse ma entro il 30 giugno, vedrà cessare l’attività altri 21 punti vendita Thun su scala nazionale, per un totale di 77 dipendenti. In Veneto, oltre a Marcon, verrebbe chiuso il negozio di Thiene. Thun Spa è uno dei marchi più conosciuti nel settore dei prodotti per la casa e la cucina. Ma vende anche gioielli, accessori, bomboniere, articoli per bambini.

Il sindacato è sul piede di guerra e chiederà un incontro all’azienda

Francesco Coc (Femca Cisl)

Il piano di chiusure sarebbe stato deciso il 28 dicembre, senza però, che i lavoratori e le organizzazioni sindacali ne fossero a conoscenza. «Siamo sconcertati per tale decisione – spiega Francesco Coco, della segreteria di Femca Cisl Venezia – comunicata in questo modo. Non solo, non siamo mai stati messi a conoscenza di questa possibilità né abbiamo mai avuto delle avvisaglie. Stiamo parlando di un marchio importante, con centinaia di punti vendita in tutta Italia e siamo sbigottiti su come considera i propri dipendenti». 

Il sindacato ha intenzione di chiedere un incontro a Thun Spa, per parlare del futuro delle lavoratrici.  Si tratta di giovani donne e mamme (tre a tempo indeterminato e una in scadenza il 31 gennaio 2024 con contratto d’industria e ceramica), tutte con esperienza pluriennale nel settore e con alle spalle mutui da pagare e bambini piccoli da crescere.

Femca Cisl Venezia si dice anche preoccupata per il futuro degli altri punti vendita provinciali e non esclude delle iniziative future contro il provvedimento di chiusura. «La questione è già sul tavolo delle segreterie nazionali – prosegue Coco – e attendiamo con ansia l’evolversi della vertenza. Per noi, la salvaguardia occupazionale è importante».