L'allarme è stato lanciato lanciato dalla sorella della vittima, chiamando la Questura di Cremona, che ha poi attivato i colleghi di Verona.
Una giovane donna è stata libera dalla Polizia mentre era segregata all’interno di uno stabile a Verona. È stata la sorella a segnalare che la ragazza era stata picchiata ed era trattenuta contro la sua volontà in una struttura, abusivamente occupata nei pressi della stazione di Verona-Porta Nuova. Grazie alla tracciabilità del suo cellulare, gli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile hanno rintracciato la giovane in un immobile, occupato da cittadini stranieri senza fissa dimora, più volte sgomberato in passato. Gli agenti sono così riusciti a penetrare nella casa forzando il lucchetto che bloccava l'ingresso e hanno trovato la ragazza in stato di shock con evidenti segni di violenza. Nel contesto di totale degrado in cui era stata segregata, la giovane aveva trovato conforto in un gattino, che teneva in braccio al momento del ritrovamento. Accompagnata al Pronto Soccorso, dove è stata visitata e curata, la donna è stata ascoltata dagli agenti, che hanno proceduto all’arresto del presunto responsabile per maltrattamenti e lesioni aggravate. Ciò è stato possibile grazie alle recenti disposizioni normative, che prevedono l’arresto in flagranza differita, ovvero la possibilità, a fronte di inequivocabili prove, di procedere all’arresto nelle 48 ore successive al fatto.
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