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09.02.2024 - 11:43
I rappresentanti di Udu Padova con la maglietta "Cessate il fuoco" all'802esima inaugurazione dell'anno accademico Unipd
Oggi 9 Febbraio 2024 si è svolta la 802esima inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Padova, con la presenza del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, la Rettrice Daniela Mapelli, la Presidente del Consiglio degli Studenti Emma Ruzzon e le rappresentanze studentesche.
“Anche quest’anno abbiamo deciso di riempire un momento così importante per portare un’analisi alternativa e diversa da quella delle Istituzioni” ci spiega Domenico Amico, senatore accademico di Udu Padova, e continua “le sfide che il mondo ci mette davanti sono più grandi di noi forse, è vero, ma quale luogo se non l’università è il più adeguato per affrontarle?”.
Durante l’evento sono stati trattati tanti argomenti importanti, dai femminicidi alla guerra in Palestina, passando per la giustizia e il cambiamento climatico. Per sottolineare queste tematiche, i rappresentanti UDU negli organi maggiori dell’Università presenti alla cerimonia hanno indossato una maglietta con la scritta “cessate il fuoco”, la stessa che la Presidente del Consiglio degli Studenti ha indossato durante il suo discorso. Insieme alla t-shirt, gli studenti portavano con sé delle foto significative: edifici nella striscia di Gaza rasi al suolo, Ilaria Salis condotta in tribunale al guinzaglio, le manifestazioni in ricordo di Giulia Cecchettin, le condizioni disumane nei Cpr, le proteste in seguito alla mancata copertura delle borse di studio.
“In questa occasione è importante porre l'accento su questioni cruciali che interessano la comunità studentesca e non solo, soprattutto in un momento in cui le istituzioni sembrano sempre girarsi dall’altra parte e non affrontare i problemi.” dichiara Teresa Cozzi, senatrice accademica. “È ingiusto che il mondo rimanga a guardare in silenzio mentre muoiono migliaia di persone in Palestina, mentre non si riesce a trovare un accordo per una soluzione di pace”.
“Non possiamo continuare a guardare di fronte a centinaia di donne uccise ogni anno in Italia” dichiara invece Giada Aureli, componente del Nucleo di Valutazione d'Ateneo “esigiamo risposte, concrete e immediate, per rendere le università e la società più sicure per tutte. Serve un finanziamento importante sui centri antiviolenza, aumentando sportelli di supporto e creando nuovi corsi di studi che educhino al consenso. Come generazione non possiamo stare in silenzio e per questo facciamo nostre le parole di Emma Ruzzon. La politica non deve ignorare per l’ennesima volta il rumore che tantissimi giovani stanno facendo in tutta Italia, perché il futuro di questo Paese saremo noi, che vi piaccia o meno.”
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