L’associazione Trevisani nel mondo crea un ricettario video con piatti della tradizione dedicato agli emigranti
Sapori, profumi, preparazioni per mantenere vivo il legame con la terra d’origine. La gastronomia è parte integrante della cultura e dell’identità di un popolo, lo è a maggior ragione per chi, per necessità o per scelta, è lontano dal proprio paese.
Non a caso, l’“Associazione internazionale Trevisani nel mondo”, che riunisce i trevigiani residenti all’estero e i loro discendenti, ha dato vita a uno speciale ricettario dedicato alla cucina trevigiana e veneta. “Le ricette della tradizione” comprende sette piatti tipici: risi e bisi, brodo de polenta coi scios (polenta tenera con le lumache), poeastro in tocio (pollo in umido), sopacoada, fongadina, fritole (frittelle) e i biscotti zaeti. A preparare le pietanze, sono state alcune signore, come per un pranzo in famiglia, mentre per due piatti, ormai rari nelle abitudini quotidiane, come sopacoada (tipicissimo piatto a base di piccione) e la fongadina (a base di polmone e interiora) ci si è affidati a due trattorie storiche Al cacciatore da “Adele” di Zenson di Piave e da Procida di San Biagio di Callalta. Tutte le preparazioni sono state filmate e ora sono a disposizione sui canali Facebook e Youtube della Trevisani nel mondo. E’ stato realizzato anche un dvd che può essere richiesto all’associazione.
“Sono gli stessi emigranti a chiedere le ricette tradizionali”
La richiesta di conoscere le ricette tradizionali arriva proprio dalle stesse comunità di emigranti, compresi molti giovani: “L’obiettivo del progetto – conferma Franco Conte, presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo – è stato quello di recuperare e conservare ricette e piatti di un tempo, perché anche in cucina il passare del tempo ha portato ad una graduale trasformazione delle abitudini alimentari. Non è stato fatto da cuochi professionisti o da chef rinomati, ma da signore del nostro territorio che hanno aperto la porta della loro cucina”.
L’iniziativa è stata finanziata grazie a un bando regionale. Ogni videoricetta ha un’introduzione storica di Giancarlo Saran, scrittore e cultore della cucina tradizionale, mentre in coda è stato inserito anche un consiglio per l’abbinamento di un vino curato da Francesco Corrente della trattoria “Al Ponte Peron” di Asolo. Le riprese e il montaggio sono a cura del regista e videomaker Dimitri Feltrin, mentre le grafiche e videografiche sono a cura di Krea Indipendent.
Si pensa a un’ottava ricetta e a un festival della cucina tipica
“Questo progetto sarà utile ai trevigiani nel mondo, ma anche a coloro che abitano qui – sottolinea il sindaco di Treviso, Mario Conte – Sono piatti che raccontano la nostra storia e i nostri valori: un patrimonio culturale che va custodito e garantito. E che può rappresentare, perchè no, anche una potenziale attrattiva turistica”.
Mentre è già in cantiere un ottavo video dedicato al carattestico “speo”, lo spiedo, in una seconda fase il progetto guarda a un confronto su interpretazioni e varianti delle ricette tradizionali nelle varie comunità all’estero. Non solo, l’amministrazione comunale pensa a un festival o a una serie di eventi centrati proprio sulla cucina tipica.