"Antropocene. L’epoca umana" e l'impatto umano sul pianeta

All'interno del programma autunnale incentrato sulla mostra "Burtynsky. Extraction/Abstraction", l'M9 – Museo del '900 ha organizzato la proiezione del documentario "Antropocene. L’epoca umana" (2018), diretto da Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier e Edward Burtynsky, della durata di 90 minuti e in versione italiana, presso l'Auditorium "Cesare De Michelis".

Questo film segue il lavoro di un gruppo internazionale di scienziati, l'Anthropocene Working Group, che ha trascorso quasi un decennio a studiare i cambiamenti causati dall'uomo sulla Terra.

Una delle teorie centrali trattate nel documentario è l'idea che l'Olocene, l'epoca geologica attuale, sia stata sostituita dall'Antropocene a causa delle profonde modifiche causate dalle attività umane, come l'urbanizzazione, l'industrializzazione e l'estrazione delle risorse naturali. Il film documenta vari esempi di come queste attività abbiano alterato il paesaggio e gli ecosistemi, mostrando luoghi come miniere di nichel in Siberia e impianti di estrazione del litio in Cile, per illustrare il costo ambientale del progresso umano.

Inoltre, il documentario sottolinea l'importanza di raccogliere evidenze scientifiche che possano attestare la transizione verso l'Antropocene, come i residui chimici e le modifiche geologiche visibili negli strati della Terra. L'AWG ha cercato di identificare le tracce lasciate dall'umanità nel suolo e nelle rocce, stabilendo potenziali indicatori geologici di questa nuova era.

Il film affronta anche le implicazioni sociali e culturali dell'Antropocene, evidenziando come le azioni umane abbiano non solo modificato l'ambiente fisico, ma anche influenzato le dinamiche sociali e le relazioni tra le persone e il loro habitat. Questa narrazione complessa invita gli spettatori a riflettere sulle loro responsabilità nei confronti del pianeta e sull'urgenza di adottare pratiche più sostenibili.

In sintesi, "Antropocene. L’epoca umana" presenta le teorie dell'Anthropocene Working Group come una chiamata all'azione, evidenziando la necessità di riconoscere e affrontare le conseguenze delle nostre azioni per garantire un futuro sostenibile per il pianeta.

La pellicola si colloca all'incrocio tra arte e scienza, offrendo un'esperienza visiva che testimonia un momento critico nella storia geologica, senza adottare un approccio didattico, ma piuttosto provocatorio e immersivo, che invita a riflettere sull'impatto della nostra specie sul pianeta.

L'ingresso sarà libero fino a esaurimento posti.