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Sport e inclusione

Le istituzioni sostengono il Bta WheelChair Open 2025 a Badia Polesine

Nella cornice dell’Abbazia della Vangadizza la cena di gala ha riunito autorità, atleti, volontari e sostenitori per celebrare un torneo che unisce sport, comunità e inclusione

Un abbraccio corale delle istituzioni al Bta WheelChair Open 2025 di Badia Polesine. Durante la cena di gala all’Abbazia della Vangadizza, autorità civili e militari, rappresentanti del mondo sportivo e politico si sono uniti ad atleti, volontari e sponsor per celebrare il torneo internazionale di tennis in carrozzina, ospitato dalla Badia Tennis Academy del presidente Sergio Bergo e diretto da Vladimiro Amato.

«Scusatemi se vi ho coinvolto in un progetto che porta tanta gioia, a cui è impossibile dire di no, e che anno dopo anno cresce grazie all’impegno di tutti, ma soprattutto grazie alla presenza dei nostri meravigliosi ospiti, atleti da tutto il mondo» ha dichiarato Amato aprendo la serata.

La conviviale ha visto la partecipazione del vice prefetto vicario Valeria Gaspari, del capo di Gabinetto del Questore di Rovigo Matteo Berna Nasca, di rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e delle istituzioni regionali e locali. Presenti anche esponenti del Comitato Italiano Paralimpico, del Coni e della Federazione Italiana Tennis e Padel.

Gaspari ha sottolineato come «lavorare sull’inclusione sia un nobile impegno che produce miglioramenti alla nostra società», mentre l’assessora regionale Valeria Mantovan ha rimarcato che «lo sport è uno straordinario veicolo di inclusione» e che l’obiettivo è portare lo sport paralimpico nelle scuole. L’assessore regionale Cristiano Corazzari ha ricordato come «il progetto della Badia Tennis Academy si ponga come esempio virtuoso, unico in provincia di Rovigo, per il quale la Regione Veneto si è posta al fianco sin dalla prima edizione».

Non solo torneo: Bta ha annunciato anche l’avvio di una scuola gratuita di tennis in carrozzina, affidata all’istruttore federale Stefano Venturoli, con l’obiettivo di coinvolgere bambini, ragazzi e adulti. Grazie alla collaborazione della Provincia di Rovigo, del Comune, della Regione e con il supporto di aziende e scuole del territorio, il progetto punta ad abbattere barriere e a rendere lo sport accessibile a tutti.

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