"Rotatoria in via Chieppara, ennesima scelta calata dall’alto. Era questa la rivoluzione civica? Il dialogo e la partecipazione dove sono finiti?" chiosa Niccolò Bellini, del direttivo del Circolo Pd di Adria.
Niccolò Bellini
"Abbiamo appreso come molti cittadini nei giorni scorsi l'intenzione dell'amministrazione di partecipare ad un bando per l’assegnazione di Fondi che, nelle intenzioni della stessa, sarebbero usati per costruire una rotatoria all'incrocio con l’inizio del ponte di via Chieppara" dichiara Bellini.
Adria, rotatoria in via Chieppara: per il Circolo Pd il comunicato stampa del sindaco è precipitoso
"La prima considerazione che ci poniamo è strumentale - prosegue -. Quello stesso comunicato ci sembra alquanto precipitoso vista la semplice partecipazione ad un bando regionale non ancora vinto per di più ci dà l’impressione che il consigliere Bonato e l’assessore Terrentin vogliano vendere cara la pelle dell’orso prima di averlo cacciato. Basti pensare a quanti comuni partecipano a decine di bandi per l’attribuzione di Fondi vincendone magari soltanto due o tre".
Bellini: "Un'idea folle"
"La seconda considerazione, tecnica e amministrativa, riguarda una questione prettamente strutturale: pensiamo che la rotatoria sia un’idea folle per ragioni tecniche e di sicurezza rispetto alla viabilità, rispetto agli spazi presenti ed alla difficoltà che si andrebbero a creare in merito al traffico veicolare dei mezzi pesanti e commerciali o per i mezzi pubblici, che sarebbero impossibilitati a passare, se non con complicate manovre” evidenzia a nome del Circolo Partito Democratico di Adria.
Le proposte del Circolo Pd di Adria
Infine, il circolo si domanda "perché non proporre opere alternative più urgenti e utili alla collettività, come l’eliminazione dell’incrocio tra via Leonardo da Vinci e Via Garibaldi, creando una ciclabile per i pedoni e ciclisti che provengono dalle frazioni o dalla ciclabile sul Canalbianco. Questo intervento rientrerebbe nei requisiti del bando, poiché metterebbe in collegamento siti di valore culturale, come quelli del centro storico e il Museo archeologico".
"Un'amministrazione allo sbando"
"Rimane la delusione per quella che poteva essere l’ennesima occasione per la maggioranza di aprirsi a un dialogo con la città e i portatori di interesse, rispetto alle loro reali problematiche economiche e di viabilità. Invece, la stessa ha preferito non fare politica ma mero tecnicismo calato dall’alto: un brutto segnale che conferma come la rivoluzione civica sia finita e quello che ne rimane è un’amministrazione allo sbando" conclude Bellini.
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