Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Calcio Rovigo, una serata magica tra prestigiosi ex

sergio casilli lorenzo zecca e valeriano fiorin

Da sx Sergio Casilli Lorenzo Zecca e Valeriano Fiorin

Valeriano Fiorin, ex capitano del Rovigo, e Sergio Casilli, attuale maestro di tecnica calcistica nelle giovanili biancazzurre, si sono incontrati dopo 20 anni: avevano giocato assieme nel Parma di Sacchi.

Da sx Sergio Casilli Lorenzo Zecca e Valeriano Fiorin
È stato il Rovigo calcio il filo conduttore che ha fatto incontrare, dopo oltre 20 anni, due grandi del calcio nazionale che hanno avuto a che fare proprio con i colori biancazzurri. Anzi, uno, tuttora ha ancora a che fare. Intermediario, Lorenzo Zecca, preparatore atletico che ha avuto la fortuna di lavorare con entrambi. Così, ecco la carrambata che ha portato ad incontrare Valeriano Fiorin capitano del Rovigo per tre stagioni, (l’ultima centrando la promozione in serie D nel campionato 2001-02) e Sergio Casilli, attuale maestro di tecnica nelle squadre giovanili del Rovigo. Ma cosa lega Casilli a Fiorin, che ha portato Zecca a far incontrare i due mister ed ex grandi calciatori? “Un paio di mesi fa, dice Zecca, mentre facevo la preparazione alla juniores del Rovigo, indossavo la tuta della Piovese. Quando Casilli l’ha notata, mi ha detto che un suo amico aveva allenato la Piovese, tale Valeriano Fiorin, aggiungendo il fatto che avevano giocato assieme al Parma allenati da Arrigo Sacchi (campionato 1985-86).  Così, ho pensato di farli incontrare ed è stata una bellissima serata.” Presenti anche alcuni allenatori polesani come Sandro Tessarin, Giuseppe Nasti, Francesco Verza, Stefano Gregnanin, Wolmer Romagnolo e Simone Puozzo che hanno ascoltato i vari aneddoti di quella stagione (ma non solo), di quanto fosse maniacale, già allora, Arrigo Sacchi, in una squadra che vedeva giocatori  importanti come i portieri Lucci e Landucci, i difensori Gianluca Signorini e Roberto Mussi, gli attaccanti Alessandro Melli e Marco Rossi e a centrocampo capitan Fiorin e esterno sinistro, nel 4-3-3 Sacchiano l’estroso Casilli, tutto velocità e dribbling. Ma cos’altro accomuna i due? La semplicità e la naturalezza con i quali si pongono nonostante il prestigioso passato calcistico. Una semplicità, a tratti spiazzante, quella di Fiorin, nonostante lo storico gol che segnò in coppa Uefa nel 1991, con  il Genoa di mister Osvaldo Bagnoli, dei vari Aguilera, Skuhravy, Eranio, Branco, Bortolazzi, Gian Luca Signorini, e un’altra perla di rete in un Bari-Genoa, (https://www.youtube.com/watch?v=slgH_QId2D0) 1-2 nella stagione 1991-’92, mentre Casilli, fa quasi spallucce alle oltre 340 presenze tra serie B e C, in società come Parma, Livorno, Catania, Spezia, Pistoiese, Modena e nella Spal di G.B. Fabbri. Insomma, protagonisti eccellenti di un calcio che non c’è più. “L’ultima volta che incontrato Valerio (lo chiama così, ndr) , dice Casilli, è stato nel 2002, quando venni a vedere una partita del Rovigo”. Era il Rovigo di Rocchi. “Ho avuto tanti allenatori, ricorda Fiorin, anche blasonati, ma di Rocchi, avrò sempre un ricordo speciale: cominciavamo ad allenarci alle 15, alle 18.15 eravamo ancora in campo. Così tutti i giorni. Un martello. Eravamo in Eccellenza, sembrava di essere nei professionisti. Poi, vincemmo il campionato”.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione