“Il sindaco e la giunta avrebbero dovuto ponderare attentamente vari elementi prima di approvare i premi spettanti, entro fine anno, al personale dirigente comunale”: un bel bottino da 139mila euro da dividere in quattro. “Visti i risultati non troppo soddisfacenti e, soprattutto, tenendo conto della situazione economica generale, caratterizzata da una forte crisi su tutto il territorio, con tanti disoccupati e cassintegrati”. L’affondo di Rosa Barzan, consigliera comunale di opposizione in quota Idv, è diretto al primo cittadino Massimo Barbujani e ai politici di maggioranza di palazzo Tassoni. Pietra dello scandalo, la recente approvazione, in sede di giunta, del piano esecutivo di gestione per l’esercizio 2014 e del fondo per la retribuzione di posizione e per l’indennità di risultato dei dirigenti. Detto in altri termini: Il segretario generale e tre dirigenti del Comune di Adria si troveranno sotto l’albero un tesoretto, tra stipendio, indennità di posizione e indennità di risultato. “Per avere dei riconoscimenti economici di tale entità bisogna aver tagliato traguardi tangibili. E invece sapete qual è l’unico, vero, risultato raggiunto da questa amministrazione? – prosegue, alzando i toni, Barzan - L’aumento eccessivo dei contenziosi. Il Comune ha contenziosi aperti con tutti. Per esempio la vicenda legata ai due precari licenziati che hanno fatto causa. Per evitare il processo il sindaco ha preferito raggiungere un accordo. Così adesso devono dare dei soldi anche a loro. O, un altro esempio, è quello dei bandi di gara emanati: è accaduto che uno dei due partecipanti abbia perso la gara, abbia fatto ricorso e lo abbia vinto”. Non è finita qui: facendo le pulci all’operato dell’attuale amministrazione, l’Idv sottolinea “le lacune delle professionalità interne, registrate anche dallo stesso segretario comunale nella relazione di performance 2013, che si traducono in un eccessivo ricorso agli incarichi professionali esterni”. L’ultima stilettata è riservata alla comunicazione concreta con i cittadini, specie con gli adriesi internauti: “Il decreto legge 33/2013 sugli Open- Data (dati aperti) fornisce chiare disposizione relative alla trasparenza degli enti. I documenti e i dati pubblici devono essere messi a disposizione di tutti e riutilizzabili. Su questo, Barbujani ha prodotto il minimo. Il sito non è trasparente, ogni file che apri e leggi necessita sempre di ulteriori spiegazioni”. Insomma: prima di premiare i dirigenti secondo Rosa Barzan ci sarebbero probabilmente state valutazioni più attente da fare. di Elisa Dall'Aglio
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