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15.07.2022 - 09:41
L’accostamento è istintivo quando si analizza il comportamento della Giunta Barbierato nella gestione dei fondi per alleviare le spese della Tari alle attività in difficoltà per la pandemia. Hanno presentato richiesta di rimborso, per il 2021, solo 54 attività, quasi tutte del Capoluogo. Il bando non è mai stato pubblicizzato adeguatamente. Ai 53 richiedenti è stata rimborsata interamente la tassa dovuta, andando quindi ben oltre i criteri fissati dai Civici; nonostante ciò il Comune ha utilizzato solo il 27,38% della somma messa a disposizione dallo Stato. Queste richieste sono state presentate da: due o tre studi professionali, due autorimesse, un circolo socio-ricreativo, otto o nove negozi di abbigliamento, calzature, articoli vari, 21 pubblici esercizi su 127 presenti nel territorio comunale, 11 negozi di acconciatura su 62 attività registrate, una parrocchia sulle dodici esistenti. Lo Stato, provvidenzialmente, ha stabilito che quanto non speso lo scorso anno potrà essere utilizzato, con gli stessi scopi, per il corrente anno. Il Governo Draghi, contrariamente a quanto ha fatto finora il Comune di Adria, ha disposto che le aziende potranno presentare l’istanza anche per gli anni precedenti indipendentemente dal fatto di essere o non essere in regola con i pagamenti pregressi. Il Comune di Adria avrà a disposizione per ristorare i propri concittadini 182.830 euro per l’emergenza covid.
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