Ad Adria il mondo della politica discute della nomina del nuovo comandante della polizia locale cittadina. Non è stata una scelta logica. Non dal punto di vista delle qualifiche e non in un’ottica di miglioramento del servizio, secondo Sandro Gino Spinello, coordinatore del circolo Pd di Adria. Se la prende con il conferimento dell’incarico di capo della polizia municipale cittadina a Pierantonio Moretto, ex dipendente della Provincia di Rovigo, ex presidente dell’Iras di Rovigo, attuale vicepresidente del medesimo ente. Spinello lo dice chiaramente in una nota nella quale attacca il sindaco Massimo Bobo Barbujani. “Noi siamo convinti - dice - che la scelta di assumere Pierantonio Moretto rientra in un patto politico-spartitorio all’interno di Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia che ha visto entrare negli organici del Comune almeno altri due dipendenti non residenti ad Adria, attivi politicamente nel centrodestra e detentori di più o meno sostanziosi pacchetti di voti e tessere”. “L’assunzione di Moretto - dice - è risultata assolutamente inutile rispetto a quanto Barbujani ha sempre dichiarato: il nuovo comandante doveva avere la laurea per svolgere le funzione di direzione della polizia locale negli altri Comuni convenzionati: Rosolina, Loreo, Papozze e Pettorazza. Questi Comuni però non vogliono che sia lui a dirigerli, per cui tutto continuerà come prima. L’unica operazione che dovevano fare era di assumere alcuni vigili visto che oramai l’effettiva vigilanza su strada è affidata a due o tre unità. Nella polizia municipale ci sono delle competenze e delle professionalità di tutto rispetto. La scelta di ‘asfaltare’ chi è stato responsabile del Corpo in questi anni è stata giudicata dall’opinione pubblica squallida ed incomprensibile”. Spinello passa poi a valutare quelle che sarebbero le competenze richieste dal sindaco e dal ruolo e quelle in possesso di chi è stato prescelto. “Il ‘suo’ comandante - dice - non ha mai svolto alcuna funzione di ‘comando’ e di ‘coordinamento’ nella polizia provinciale ed è da metà degli anni ’90 che è stato trasferito in altri uffici della Provincia. Trasferimento avvenuto subito dopo che è risultato vincitore di un concorso interno lampo da vigile semplice ad istruttore. Chiediamo a chi in Comune ha la responsabilità politica e tecnica di fare le opportune verifiche. Noi come Partito democratico di Adria abbiamo dato mandato al nostro gruppo consigliare chi chiedere un consiglio comunale specifico sulla vicenda del nuovo comandante e per l’occasione ci stiamo adeguatamente documentando”. La questione, insomma, potrebbe venire affrontata a breve nella sede più opportuna per un confronto aperto: il consilgio comunale. Elisa Dall’Aglio
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