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Bottrighe, Mater-Biotech: nuovi investimenti contro rumori e odori

Bottrighe, uno scorcio dello stabilimento Mater-Biotech Novamont

Impianto sempre più integrato nel territorio nel rispetto ambientale e della sostenibilità e collaborazione continua azienda-scuola-università.

Stefano Dessì direttore di Mater-Biotech illustra i nuovi investimenti
Investiti un milione di euro sullo stabilimento di biobutandiolo di Bottrighe della Mater-Biotech per abbattere rumori e odori. Tutto questo è stato illustrato in un incontro condotto dal direttore Stefano Dessì con il suo staff di tecnici, alla presenza dei rappresentati di comune, provincia, dell’Itis di Rovigo, Legambiente e associazioni. L'incontro è stato l'occasione per presentare i risultati del panel collaborativo azienda-territorio attivato nel 2020 da Mater-Biotech, comune, associazioni, con il sopporto di Sherpa, spin off dell’Università di Padova. Dopo aver illustrato i tre obiettivi principali del percorso e che riguardavano riduzione dell’impatto ambientale del processo produttivo e prevenzione dei rischi, istituzione di momenti di formazione e di collaborazione azienda-scuola-università, promozione della conoscenza delle attività e dei processi di innovazione, di qualità e sicurezza dello stabilimento presso la cittadinanza, Dessì ha descritto gli interventi effettuati per risolvere le problematiche relative agli odori e ai rumori generati dalla fabbrica. Il lavoro del panel si è focalizzato sulle tematiche di impatto ambientale. La questione odorigena è stata affrontata provvedendo alla copertura dell’equalizzatore e della vasca di prima pioggia e tramite la collocazione sui serbatoi di accumulo biomassa, di un sistema cattura-odori a carboni attivi. L’impatto acustico è stato invece gestito con l’insonorizzazione dello stabile di fermentazione, delle torri evaporative, dei compressori d’aria, dello scrubber centrale dell’impianto e dell’area tecnica soffianti depuratore. “Il dialogo di Mater-Biotech con il territorio- ha detto Dessì- ha dato vita ad un rapporto dialettico costruttivo. Le opere realizzate sono la dimostrazione concreta del nostro impegno e della nostra volontà di ascolto dei residenti”. Altrettanto importante il capitolo della formazione e della collaborazione azienda-scuola-università, a partire dalla scuola primaria di Bottrighe sino alla collaborazione pluriennale con l’Itis “V. Marchesini” di Rovigo attraverso un percorso di formazione per gli alunni del quarto anno in un programma di tesi per laureandi e dottorandi in biotecnologie e ingegneria chimica dell’Università di Padova e Cà Foscari. Ad oggi oltre mille studenti, tra scuole e diversi ordini e gradi e università, hanno fatto visita all’impianto di Bottrighe, ricevendo sessioni formative sui temi della bioeconomia circolare, della decarbonizzazione dei processi produttivi e della chimica verde. Roberto Marangoni
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