Si tratta di un'anfora attiva decorata con figure nere recuperata dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Un’anfora attica di provenienza ignota recuperata dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia sarà assegnata permanentemente al Museo archeologico nazionale di Adria per l'esposizione al pubblico.
L'anfora attica recuperata
Nello specifico, il cimelio, decorato con figure nere, è databile attorno al 500 a.C. ed è attribuibile al ‘Gruppo di Leagros’, un insieme di ceramografi attivi ad Atene tra il 525 e il 500 a.C. e specializzati nella tecnica ‘a figure nere’, della quale rappresentano l’ultimo grande momento prima del definitivo sorpasso da parte della tecnica ‘a figure rosse’. Sul lato principale l’anfora presenta la raffigurazione di Apollo citaredo tra due Muse, mentre il lato opposto ritrae al centro un guerriero munito di elmo e scudo rotondo, fiancheggiato da due arcieri. Sul fondo esterno è presente un segno alfabetico (Σ) graffito post-cottura; un dettaglio raro, verosimilmente connesso alla fase di commercializzazione del prodotto.
L'indagine dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia
L’anfora è stata sequestrata nel settembre 2022 dai Carabinieri di Venezia, nell’ambito dell’operazione internazionale di polizia ‘Pandora VII’ e, nella ricostruzione a ritroso della storia del bene, è emerso che l’anfora era stata acquistata dall’ultimo detentore nel 2016 in un’asta londinese. Precedentemente apparteneva a una collezione privata belga, che nel 1935 fu data in deposito al Museo Reale di Arte e Storia di Bruxelles. Non sono invece stati individuati informazioni certe più antiche. Insomma, un’ottima notizia per il museo cittadino che vanta una collezione di ceramica attica nota a livello internazionale.
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