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Vittoria Paccagnella: "A chi si sorprende per la mia età dico che amo la politica da sempre"

vittoria paccagnella

Non ha fatto in tempo a gustarsi il suo record, che subito si è ritrovata impegnata sui banchi di scuola, per gli esami di maturità: Vittoria Paccagnella è la più giovane assessora d'Italia

È stata uno dei “casi”, fortunatamente in positivo, della politica polesana. Stiamo parlando ovviamente di Vittoria Paccagnella, che aveva già fatto parlare di sè quando il candidato sindaco, poi diventato sindaco di Adria grazie ad un ottimo primo turno elettorale e alla riconferma nel ballottaggio, Massimo “Bobo” Barbujani, l’aveva presentata come la più giovane candidata consigliera adriese. Una volta però che è stata nominata assessore comunale e dunque entrata a fare parte della giunta della città etrusca, Vittoria Paccagnella è diventata la più giovane assessora a livello nazionale. E così i mass media si sono concentrati su di lei, essendo una rarità vedere una ragazza di 18 anni muoversi così precocemente a livello politico. Non ha fatto in tempo però a gustarsi questo record, che subito si è ritrovata impegnata sui banchi di scuola, per gli esami di maturità. E mentre rilasciava interviste a quotidiani locali e non, ma anche alle televisioni, Vittoria Paccagnella ha anche festeggiato il suo compleanno: il 20 giugno ha infatti compiuto 19 anni. Capelli lunghi castani, occhi nocciola, brillante studentessa, nei mesi di giugno e luglio è stata impegnata nelle prove scritte e orali, all’istituto tecnico agrario “Ottavio Munerati” di Sant’Apollinare, piccola frazione a ridosso di Rovigo. Ha ricevuto dal sindaco Barbujani i referati di Politiche Giovanili, Gemellaggi, Comunicazione e Servizi Demografici. “Mi piace molto andare in bicicletta –  racconta Vittoria Paccagnella –. A tutti quelli che si sono sorpresi per la mia giovane età, dico che la politica è la mia passione da sempre. Questo anche grazie alla mia famiglia, dato che in casa si è sempre parlato molto di buona amministrazionee di attività. Dopo avere conseguito il diploma mi attende un’altra importante sfida scolastica, ossia l’Università”. È stato un vero e proprio tour de force quello che ha visto impegnata Vittoria Paccagnella tra i mesi di maggio, giugno e luglio. Due turni elettorali a maggio (a metà e alla fine del mese), vissuti sempre in prima linea con Massimo Barbujani, poi la grande gioia una volta appreso di essere stata scelta come assessore della nuova giunta del secondo Comune più importante del Polesine (dopo il capoluogo Rovigo), la festa di compleanno il 20 giugno e la mattina del 21 giugno, la prima prova della maturità, ossia il compito di italiano, insieme ai compagni di classe dell’istituto agrario Munerati. Anche una ragazza tosta come Vittoria confessa la sua tensione alla vigilia dell’esame: “Mi sentivo un po’ agitata e ansiosa, anche se sapevo di essermi preparata bene durante l’anno scolastico. Quindi mi è bastato un generale ripasso e tutto è andato per il meglio. Non vedevo l’ora di finire gli esami di maturità, per potermi concentrare al 100% sul mio nuovo incarico politico”. Non appena finita la prova di Italiano, Vittoria si è subito recata nella sede municipale di Adria, in quanto era in programma la prima giunta. E una volta che la giunta si è conclusa, è andata a casa, visto che doveva ripassare in vista della seconda prova: produzioni vegetali. Riguardo a quest’ultimo test era un po' preoccupata, dato che nel corso dell’anno la sua classe aveva svolto solamente una prova di simulazione. Per quello che invece riguarda italiano, l’assessora più giovane d’Italia, ha optato per la traccia B, vale a dire comprensione della traccia e produzione di un testo espositivo. Il testo era di Oriana Fallaci e parlava di chi fa la storia, se i tanti, cioè i popoli o i pochi, i tiranni o le figure più esposte. Marco Scarazzatti
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