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Elezioni Adria - Ospedale cittadino, le idee del PD

ospedale adriaÈ ancora la questione sanità ad animare la scena politica adriese attraverso l’appello di Dante Bordin che mira a far rompere il silenzio all’attuale sindaco invocando una maggiore presa di posizione in difesa della struttura della città etrusca che sembra essere sempre più a rischio chiusura in favore della centralizzazione della sanità presso la struttura del capoluogo. In merito alla questione interviene anche Sandro Gino Spinello, coordinatore del Pd adriese: “Mi trovo al cento per mille d’accordo con Bordin. L’amministrazione di Barbujani è stata ininfluente su qualsiasi scelta. All’epoca dei dogi (Galan) facevano da tappetino alle loro scalate e hanno accettato tutto e il contrario di tutto. Poi hanno fatto i rivoluzionari “parolai” inconcludenti dicendo anche nelle ultime settimane di aver ricevuto assicurazioni del mantenimento dell’Ulss di Adria per poi fare gli stupiti quando è arrivata la notizia dell’accorpamento. Ininfluente il peso della nostra città nella conferenza dei sindaci. Hanno promesso mobilitazioni di massa per poi disdirle all’ultimo minuto. Il problema vero è che non sanno nemmeno di cosa si discute delle questioni della sanità vere, dei servizi di quello che rischia il nostro ospedale”. Focalizzandosi ancor più sulla questione sanità Spinello sottolinea: “Il problema oggi è di ridisegnare un ruolo di Adria nel contesto territoriale che secondo me va oltre i confini attuali polesani e si deve allargare in alto e in basso cioè verso Ferrara e Venezia. L’ospedale di Adria deve essere incardinato in un sistema in cui vi sia sussidiarietà e complementarietà e quindi occorrono idee chiare e precise e anche altrettante scelte. Hanno sempre deciso di non decidere: basta pensare alla vicenda della casa di riposo da trasferire all’ospedale. Ciò che in ogni modo va contrastato è che il nostro ospedale non diventi solo una lungodegenza, un luogo dove non si vada solo per morire ma anche per curarsi.”   Martina Celegato
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