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12.01.2017 - 09:41
Giunge quanto mai deciso l'attacco del Partito Democratico della Provincia di Rovigo verso le maggioranze politiche del capoluogo e di Adria. Definite da Julik Zanellato, Segretario Provinciale del Partito Democratico, "maggioranze in frantumi" come denoterebbero gli esiti del recente rinnovo del Consiglio Provinciale. "Con quale autorevolezza Bergamin e Barbujani possono assumere il compito di trainare il resto del Polesine in una fase di delicata transizione dalle vecchie province alle nuove aree vaste? - domanda Zanellato. - Siamo di fronte ad un vuoto di classe dirigente, confermato anche dal fatto che la contesa alle provinciali si è svolta senza alcun confronto sugli obiettivi amministrativi dei prossimi due anni. Il Presidente Trombini sembra sempre più svogliato nel portare avanti il governo dell'amministrazione provinciale, ormai totalmente nelle mani dei dirigenti, ovvero dei burocrati". Anche sul il tema dei servizi ai ragazzi disabili da parte del Centro diurno Essagi di Badia Polesine viene evidenziata dal Pd la difficoltà delle forze politiche in carica nel trovare una soluzione. "Sarebbe utile aprire un dibattito pubblico sugli obiettivi di governo che la Provincia si pone per i prossimi anni - continua Zanellato - non solo in riferimento ai servizi di sua stretta competenza (in particolar modo viabilità provinciale e strutture scolastiche per l'istruzione pubblica di secondo grado) ma anche in relazione alle sue partecipazioni in società ed enti di secondo grado (in particolar modo Cur, Interporto, Censer e Consvipo). Chiedo, pertanto, a Trombini di esplicitare pubblicamente le priorità che intende porre al centro del suo programma di governo per il 2017 e il 2018, colmando un vuoto di idee e di iniziative ormai assordante".
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