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Adria: Fratelli d’Italia interroga il sindaco Barbujani sul sito dell'ex Coimpo

I consiglieri Ceccarello e Passadore chiedono chiarimenti sull’attuale situazione del sito di Ca’ Emo

Adria-ex Coimpo

Adria-ex Coimpo

I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Simone Ceccarello e Sandra Passadore, hanno presentato un’interrogazione urgente al sindaco Massimo Barbujani per fare chiarezza sullo stato attuale del sito ex Coimpo, sui tempi previsti per la bonifica, sui costi e sulle responsabilità legate agli interventi di risanamento ambientale.

 

Adria – Il caso dell'ex Coimpo torna al centro del dibattito politico A riaccendere i riflettori sul sito di Ca' Emo – tristemente noto per le gravi criticità ambientali e per la tragedia del 2014 in cui persero la vita quattro lavoratori – è l’interrogazione presentata dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Simone Ceccarello e Sandra Passadore. Il sito, già al centro di inchieste giudiziarie e mediatiche, resta ancora oggi privo di una bonifica definitiva. I consiglieri chiedono al sindaco Massimo Barbujani aggiornamenti precisi su tempi, costi, responsabilità e modalità di comunicazione alla cittadinanza.

La richiesta, indirizzata al sindaco Massimo Barbujani, pone l’accento su una questione tanto urgente quanto irrisolta: la bonifica dell’area, che a distanza di anni resta incompleta. Una situazione che, secondo gli esponenti del partito di Fratelli d’Italia, continua a generare forte preoccupazione tra i cittadini e richiede quindi un aggiornamento sulla situazione.

Cinque i punti dell’interrogazione depositata dai due consiglieri di Opposizione: lo stato attuale dell’area Coimpo e le eventuali criticità ambientali persistenti; gli interventi intrapresi – o ancora da attuare – da parte del Comune, della Regione e della Provincia; l’avanzamento dell’iter burocratico e le tempistiche previste; l’eventuale comunicazione ufficiale alla popolazione; e, infine, l’impatto economico che le operazioni di bonifica potrebbero avere sulle casse comunali.

«La trasparenza – scrivono Ceccarello e Passadore – è un dovere nei confronti della cittadinanza. I cittadini hanno diritto di sapere quale sarà il futuro dell’area e quali sono le misure concrete che l’amministrazione intende adottare per garantirne la messa in sicurezza ambientale».

I consiglieri chiedono che l’argomento venga trattato con urgenza in aula consiliare, con una risposta orale da parte del sindaco.

 

 

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