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Contro la violenza di genere, Adria mette in rete scuole, esperti e comunità

Un novembre di incontri, cinema, teatro e mostre per sensibilizzare studenti e cittadini

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Nel mese dedicato alla prevenzione, Adria ha organizzato una serie di iniziative culturali e formative. La criminologa Roberta Bruzzone, il magistrato Carlo Negri e le scuole del territorio hanno lavorato con l’obiettivo di educare gli studenti alla consapevolezza e alla prevenzione della violenza sulle donne e del bullismo. Mostre e spettacoli hanno sottolineato come l’arte possa comunicare ciò che le parole spesso non riescono a trasmettere

ADRIA — Novembre è stato   dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, con una serie di iniziative culturali e formative che hanno coinvolto cittadini, studenti e istituzioni.

Il programma è iniziato con la presentazione del libro di Rossella Magosso, Storie di donne: voci dal carcere, in un dialogo con M. Chiara Paparella. Nella serata ufficiale della riapertura del Cinema Politeama, la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone ha dialogato con la dirigente del Liceo Bocchi, Silvia Polato, sul tema “Violenza sulle donne: profili dell’omicida e ruolo delle famiglie”. Dalla lettura dei segnali precoci di violenza psicologica fino ai meccanismi di dipendenza affettiva, l’ incontro ha dimostrato quanto sia fondamentale riconoscere in tempo ciò che “violenza” è, anche quando non si manifesta in forma fisica. La mattina successiva la criminologa  ha incontrato gli studenti degli Istituti superiori, trattando il tema del bullismo.

Un altro appuntamento significativo si è svolto all’Auditorium Saccenti di via Aldo Moro, con la lectio magistralis del giudice Carlo Negri davanti a trecento studenti del Cipriani-Colombo, Liceo Bocchi-Galilei e del Polo tecnico di Adria su “Il nuovo Lucignolo: insidie e responsabilità per la Z Generation”. L’incontro è stato moderato dalla consigliera Emanuela Beltrame.

Le dirigenti scolastiche delle scuole secondarie superiori di Adria — Sara Manzin, per il polo tecnico, Lorenza Fogagnolo per il  Cipriani-Colombo  e Silvia Polato  per i Licei— hanno commentato congiuntamente l’esperienza, sottolineando l’importanza dell’iniziativa:

«Ringraziamo il giudice e l’Amministrazione comunale per l’evento organizzato. Questa è un’opportunità per riflettere e ascoltare la voce delle altre istituzioni. La funzione educativa è sempre più complessa e richiede di affrontare aspetti che vanno oltre l’ambito strettamente disciplinare, perché la realtà in cui vivono i nostri ragazzi è diventata più articolata. C’è la necessità di costruire alleanze educative per favorire una comprensione più profonda della realtà e una maggiore consapevolezza delle responsabilità individuali. Solo così possiamo prevenire reati gravi, di cui molti adolescenti finiscono per rendersi responsabili senza rendersi conto delle conseguenze e dei rischi delle loro azioni. Spesso, infatti, incide di più lo spirito di emulazione o il desiderio di emergere nel branco che il rispetto delle regole e dei diritti altrui. Ma, prima di tutto, è necessaria la consapevolezza: occorre imparare a far emergere certe situazioni, a denunciare, a non subire intimidazioni. Dobbiamo insegnare ad avere il coraggio di denunciare, e questo è possibile solo se esiste un vero lavoro di rete tra le istituzioni.»

Il calendario è proseguito con altri momenti pubblici:   in Sala Federighi è stato organizzato un incontro con le operatrici del Centro Antiviolenza di Rovigo e  al Circolo del Cinema, è stato proiettato il film “Misericordia” di Emma Dante.

Alla Sala Polifunzionale Teatro Ferrini è stata allestita la mostra di sassi dipinti di Fiorenza Zanirato, seguita da uno spettacolo teatrale-musicale con danza, musica e lettura scenica dedicato alla violenza sulle donne e al femminicidio. Insieme, queste iniziative hanno dimostrato come l’arte possa comunicare ciò che le parole spesso non riescono a trasmettere: emoziona, scuote e invita a confrontarsi con realtà difficili, diventando un tassello fondamentale nel percorso di sensibilizzazione della comunità.

Guendalina Ferro

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