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Cronaca
03.12.2024 - 16:36
Gino Cecchettin e la figlia Giulia
La Corte d’Assise di Venezia ha condannato Filippo Turetta al risarcimento delle parti civili nel processo per il femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa l'11 novembre 2023 con 75 coltellate. Oltre alla condanna all’ergastolo per il crimine, Turetta dovrà risarcire i familiari della vittima, che si sono costituiti parte civile nel procedimento.
Il risarcimento include una provvisionale di 500mila euro per il padre di Giulia, Gino Cecchettin, e 100mila euro per la sorella Elena e il fratello Davide. Inoltre, 30mila euro ciascuno sono stati disposti per la nonna Carla Gatta e lo zio Alessio Cecchettin.
La Corte ha stabilito che le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
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