Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Ambiente

Comuni ricicloni, Veneto in testa alla classifica

L’Italia sempre più “Rifiuti Free”, Veneto tra le regioni fuoriclasse con 173 comuni virtuosi

Comuni ricicloni, Veneto in testa alla classifica

L'importanza della gestione dei rifiuti urbani è ormai diventata una priorità per moltissime amministrazioni comunali italiane. A darne prova sono i risultati del rapporto "Comuni ricicloni 2024" di Legambiente, concorso nazionale che da trent'anni premia i comuni virtuosi del territorio per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani.

Nel 2023 cresce il numero dei comuni virtuosi nella gestione dei rifiuti urbani (ndr. che hanno una produzione pro capite di rifiuti indifferenziati sotto i 75 kg all'anno), raggiungendo quota 698, con un incremento dell'11% rispetto alla scorsa edizione. Parallelamente, aumenta anche il numero di cittadini serviti da un efficiente sistema di gestione dei rifiuti, arrivando a 4.058.542 persone, ossia 539.590 in più rispetto al 2022, e rappresentando il 6,9% della popolazione totale (rispetto al 6% dell'anno precedente).

Il Nord Italia si riconferma in testa nella corsa alla buona gestione dei rifiuti, con 434 comuni virtuosi, ma significativa è anche la crescita del Sud Italia, che registra 231 comuni: un aumento del 23,8% rispetto al 2022. Il Centro Italia, invece, rimane stabile con 33 comuni rispetto ai 30 dell'anno scorso.

I comuni con meno di 5.000 abitanti si confermano "fuoriclasse" nella gestione dei rifiuti urbani: rappresentano ben 450 del totale. Seguono 196 comuni con una popolazione tra i 5.000 e i 15.000 abitanti e 48 comuni oltre i 15.000 abitanti (tra questi i comuni veneti di Montebelluna, Conegliano, Castelfranco Veneto, Mira e San Donà di Piave)e i capoluoghi, con in testa i comuni del Nord-Est d’Italia, tra i quali Treviso, Belluno, Trento e Pordenone.

Su base regionale però è il Veneto ha confermarsi al primo posto per numero di comuni virtuosi, con un totale di 173, seguito dalla Lombardia, che guadagna 27 comuni rispetto all'anno scorso raggiungendo quota 101, e la Campania, con 83 comuni, 22 in più rispetto alla passata edizione. Anche la Sardegna e l'Abruzzo registrano una crescita, rispettivamente con 18 e 9 comuni in più. Al contrario, il Trentino-Alto Adige e il Piemonte registrano un calo, con una diminuzione di 9 e 10 comuni rispettivamente.

Comuni ricicloni, Veneto ancora in testa. Conte: "Frutto di un lavoro lungimirante"

“Non è più una novità ma è davvero con orgoglio una conferma: i Comuni veneti sono in cima alle classifiche di Legambiente sulla gestione virtuosa dei rifiuti". Commenta così Mario Conte, presidente di Anci Veneto, il dato che viene dalla 31esima edizione di "Comuni ricicloni".

"La nostra è la Regione con più municipi virtuosi e questa è l’ennesima dimostrazione che il modello veneto della pubblica amministrazione funziona - prosegue Conte -. I grandi risultati in ambito di raccolta e differenziata dei rifiuti sono frutto però di un lavoro lungimirante, una programmazione territoriale che ha saputo mettere in campo le migliori strategie possibili, in sinergia con i Consorzi e soprattutto grazie a cittadini attenti e rispettosi dell’ambiente, che contribuiscono con le loro azioni quotidiane a renderci la regione più riciclona d’Italia”.

Mario ConteMario Conte, presidente di Anci Veneto, in una foto agli Stati Generali dei Comuni litoranei e di lago del Veneto

Veneto regione "rifiuti free", Zaia: "Premio a una consapevolezza amministrativa"

“Anche quest’anno il Veneto si conferma la regione italiana con la più attenta gestione dei rifiuti domestici - afferma il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che condivide il risultato raggiunto anche sui social -.


Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Luca Zaia (@zaiaufficiale)

"Secondo la tradizionale relazione di Legambiente, infatti, appartengono alla nostra regione i dati più significativi con il 33,8% dei cittadini virtuosi complessivi e ottenendo il primo posto per numero di comuni virtuosi, ben 173 - prosegue Zaia -. Di questi, ci sono le grandi affermazioni ai vertici della classifica di Montebelluna, Castelfranco Veneto, Mira e San Donà di Piave oltre a quelle di Treviso e Belluno che sono considerati tra ai capoluoghi dei veri ‘fuoriclasse’. Siamo di fronte ad un risultato eccezionale, che dimostra la rilevanza che i Veneti attribuiscono all’ambiente, alla sostenibilità, al riuso".

Il presidente regionale è dunque dello stesso avviso di Conte: "è anche il premio a una consapevolezza e a una filosofia dell’amministrazione che ha consentito di fare per tempo scelte in una proiezione futura, creando un efficiente modello funzionale di tutela ambientale ed economia circolare. Ne è prova anche la presenza nelle classifiche di ben 4 consorzi Rifiuti Free veneti che hanno contenuto la produzione dei rifiuti avviati a smaltimento entro i 75 kg/ab/anno: Consiglio di Bacino Priula, Consiglio di Bacino Sinistra Piave, Unione Montana Feltrina e Unione montana Agordina. Ringrazio i Veneti, protagonisti di questa affermazione civica. Possono andarne orgogliosi”.

Legambiente: "Ruolo importante dei comuni rifiuti free, dobbiamo puntare sulle grandi città"

“In 31 anni di Comuni Ricicloni – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente – abbiamo premiato le amministrazioni virtuose e costruito percorsi di partecipazione, condivisione e confronto tra soggetti interessati per implementare la differenziata e il riciclo dei rifiuti urbani. I nuovi dati ci riconfermano come sia indispensabile puntare sulle grandi città, dove stentano a diffondersi sistemi di raccolta (come il porta a porta) che tengono insieme qualità e prevenzione dei rifiuti avviati a smaltimento. E rafforzare l’organizzazione a livello consortile per un’adeguata e capillare rete impiantistica per il riciclo e il trattamento dei rifiuti".

La premiazione dei Comuni Ricicloni 2024

"I comuni rifiuti free hanno un ruolo importante, così come le amministrazioni comunali che ancora devono lavorare per raggiungere questi obiettivi, ma è necessario che tutti gli attori della filiera facciano la propria parte – prosegue Zampetti –. Oltre un buon sistema di raccolta e una forte riduzione del secco residuo, infatti, occorre accelerare il raggiungimento degli obiettivi più generali di consolidamento, nei territori, dei principi cardine della gerarchia della gestione dei rifiuti (4R), di sviluppo di filiere e settori strategici nel panorama nazionale (dal tessile alle materie prime critiche, dai rifiuti speciali ai RAEE fino allo spreco alimentare); ed accompagnare la realizzazione degli impianti necessari alla rivoluzione circolare del Paese, guidando i territori nella scelta e realizzazione di nuovi impianti e nella riqualificazione di quelli esistenti”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione