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Natura e ambiente
07.08.2024 - 16:24
Un lupo fotografato nel Veronese
L'emergenza lupi sull'Altopiano continua a destare preoccupazione. Negli ultimi giorni, altri manzi e vitelli sono stati aggrediti, sollevando l'urgenza di un piano di gestione efficace. Mercoledì 7 agosto, a Palazzo Balbi, l'assessore regionale alla caccia, Cristiano Corazzari, ha ricevuto una delegazione di sindaci in rappresentanza di 40 comuni del Vicentino, guidati dal presidente della provincia di Vicenza, Andrea Nardin. All'incontro erano presenti anche il presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, e il consigliere regionale, Marco Zecchinato.
"È necessario fissare un numero massimo sostenibile di esemplari per ciascun territorio e una declassificazione del livello di protezione del lupo per poter utilizzare strumenti più incisivi e tutelare le nostre malghe, il nostro territorio e i centri abitati", ha dichiarato Corazzari. Le sue parole riflettono una preoccupazione condivisa da molti amministratori locali, che vedono aumentare il numero delle predazioni con conseguenze economiche significative e timori per la sicurezza sociale. "Tutti gli strumenti che mettiamo in campo - dal monitoraggio, al sostegno all’acquisto di dispositivi di dissuasione, agli indennizzi per le predazioni - sono strumenti impegnativi per il bilancio regionale ma non risolutivi per fronteggiare una situazione che desta preoccupazione e che ha una gestione nazionale ed europea", ha continuato Corazzari. Il lupo, una specie in forte espansione, ha ormai raggiunto le pianure e mostra comportamenti sempre più confidenti, rendendo le misure attuali insufficienti.
Gli amministratori locali hanno consegnato all'assessore Corazzari una lettera con la richiesta di portare le loro istanze sui tavoli nazionali ed europei. "La regione è al vostro fianco", ha assicurato Corazzari ai sindaci. "Anche a fronte di questo incontro, porteremo nuovamente il tema all’attenzione della conferenza delle regioni con l’obiettivo di arrivare a un documento che stabilisca lo stato di salute del lupo in Italia e che permetta di fissare un numero massimo di esemplari per ogni territorio. Si deve arrivare a un piano di gestione del lupo. L’altro sforzo va fatto in sede europea per declassificarne il livello di protezione".
La questione della gestione dei lupi è complessa e richiede un equilibrio tra la protezione della fauna selvatica e la tutela delle attività economiche locali. Le malghe, in particolare, rappresentano un patrimonio culturale e economico che rischia di essere compromesso. La presenza crescente dei lupi, con i loro comportamenti sempre più audaci, mette a rischio non solo il bestiame ma anche la sicurezza delle comunità locali.
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