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Emergenza maltempo

Il bilancio di Zaia: "Bacini di laminazione decisivi per la protezione del territorio"

Dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il Veneto, il Presidente della Regione sottolinea l'importanza delle opere di prevenzione, ma lancia l'allarme su problemi agli argini e nuove perturbazioni in arrivo

Luca Zaia

Il Governatore Luca Zaia

L'ondata di maltempo che ha investito il Veneto sta finalmente esaurendosi, e il Presidente della Regione, Luca Zaia, traccia un primo bilancio delle conseguenze e delle misure di contenimento adottate. "Anche questa volta i bacini di laminazione si sono rivelati fondamentali per il nostro sistema di prevenzione", ha dichiarato Zaia, elogiando l’efficacia delle infrastrutture idriche nel limitare i danni nelle zone colpite dalle forti piogge.

Nel pomeriggio di ieri, i bacini di Muson dei Sassi e Montebello sono stati attivati tempestivamente per prevenire l’allagamento di Castelfranco, con altri interventi successivi sui bacini di Orolo e Caldogno. Tuttavia, il presidente ha segnalato una situazione critica lungo il Guà, nel tratto veronese, dove il Genio Civile ha individuato numerose tane di animali, tra cui tassi e volpi, che hanno perforato gli argini, compromettendone la stabilità.

La perturbazione ha causato numerosi disagi, con piogge torrenziali che hanno interessato in particolare la fascia pedemontana veneta. Nonostante i livelli idrometrici dei principali fiumi siano sotto controllo, permane uno stato di preoccupazione a Fossalta di Piave, dove un operatore è caduto nel fiume Piave durante la chiusura di un ponte di barche e risulta attualmente disperso. "Esprimo la mia vicinanza alla famiglia dell’uomo disperso – ha detto Zaia – e nel frattempo ci prepariamo per una nuova perturbazione prevista a partire da domani".

Sul fronte dei danni, sono stati segnalati allagamenti localizzati in alcuni comuni del vicentino e in Valbelluna, oltre a danni da vento nella pianura centro-orientale. Una criticità si è verificata nel comune di Setteville, dove l'erosione causata dal torrente Tegorzo ha isolato due nuclei familiari e danneggiato la condotta dell’acquedotto della Comunità Montana del Grappa. Questa mattina, l'erogazione dell'acqua è ripresa in bassa pressione, mentre nella frazione di Quero sono state posizionate autobotti per garantire la distribuzione idrica.

Nel comune di Monte di Malo si sono verificati smottamenti che hanno temporaneamente isolato tre famiglie, mentre sulla rete ferroviaria è stata segnalata la chiusura del ponte sul fiume Retrone, causando la deviazione di due treni. La circolazione è stata ripristinata nella notte.

Zaia ha ribadito l’importanza delle opere di prevenzione e dell’utilizzo di tecnologie avanzate per monitorare e gestire le emergenze, ma ha sottolineato come sia sempre necessaria l’esperienza umana per prendere decisioni tempestive. Intanto, la Regione ha attivato nove allarmi relativi a rischi idraulici legati agli invasi principali.

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