Sì alla centrale nucleare a Marghera: un passo verso il futuro energetico

Marco Zecchinel, presidente di Confapi Venezia, sostiene il progetto nucleare come chiave per risolvere il problema energetico nazionale e avviare la bonifica di un'area in attesa di rilancio da anni

Adamo Chiesa

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23.10.2024 - 18:01

Marco Zecchinel, di Confapi Venezia

La proposta di costruire una centrale nucleare a Marghera ha ricevuto un forte sostegno da parte di Confapi Venezia, rappresentata dal presidente Marco Zecchinel. Secondo Zecchinel, l’iniziativa rappresenta un'opportunità per affrontare le sfide energetiche del Paese e, contemporaneamente, per avviare la bonifica di un’area industriale storicamente compromessa. Zecchinel sottolinea l’urgenza della situazione energetica in Italia, dove la domanda di energia elettrica supera la capacità attuale delle fonti rinnovabili. “Il fabbisogno nazionale non è coperto dalle fonti rinnovabili, che, seppur utili, presentano problematiche di continuità e stagionalità. Il nucleare è la soluzione ideale per un Paese che aspira a rimanere la seconda potenza manifatturiera europea”, afferma il presidente. Inoltre, il sito di Porto Marghera rappresenta un’occasione di ripartenza per l’intera area. “Ci sono importanti interventi di bonifica da realizzare, e la costruzione di una centrale nucleare potrebbe finalmente spingere in questa direzione. Ciò comporterebbe opere compensative che porterebbero benefici significativi a un territorio segnato da una pesante deindustrializzazione”, spiega. Zecchinel guarda al futuro con ottimismo, evidenziando le potenzialità di sviluppo che Marghera può offrire. “La domanda energetica futura richiederà un forte impegno e investimenti in ricerca e sviluppo per tutte le fonti energetiche, incluso il nucleare, che dovrà dimostrare un impatto ambientale pari a quello delle energie pulite”, commenta. Inoltre, Porto Marghera potrebbe trasformarsi in un incubatore di aziende innovative, capaci di sviluppare produzioni ad alto contenuto tecnologico. Zecchinel evidenzia anche il potenziale dei “data center”, che saranno sempre più cruciali per lo sviluppo industriale e sostenuti dall’intelligenza artificiale. Con queste considerazioni, la proposta di una centrale nucleare a Marghera si presenta come una strategia ambiziosa e necessaria per il rilancio economico e ambientale di un’area che ha molto da offrire.

Zecchinel sottolinea l’urgenza della situazione energetica in Italia, dove la domanda di energia elettrica supera la capacità attuale delle fonti rinnovabili. “Il fabbisogno nazionale non è coperto dalle fonti rinnovabili, che, seppur utili, presentano problematiche di continuità e stagionalità. Il nucleare è la soluzione ideale per un Paese che aspira a rimanere la seconda potenza manifatturiera europea”, afferma il presidente.

Inoltre, il sito di Porto Marghera rappresenta un’occasione di ripartenza per l’intera area. “Ci sono importanti interventi di bonifica da realizzare, e la costruzione di una centrale nucleare potrebbe finalmente spingere in questa direzione. Ciò comporterebbe opere compensative che porterebbero benefici significativi a un territorio segnato da una pesante deindustrializzazione”, spiega.

Zecchinel guarda al futuro con ottimismo, evidenziando le potenzialità di sviluppo che Marghera può offrire. “La domanda energetica futura richiederà un forte impegno e investimenti in ricerca e sviluppo per tutte le fonti energetiche, incluso il nucleare, che dovrà dimostrare un impatto ambientale pari a quello delle energie pulite”, commenta.

Inoltre, Porto Marghera potrebbe trasformarsi in un incubatore di aziende innovative, capaci di sviluppare produzioni ad alto contenuto tecnologico. Zecchinel evidenzia anche il potenziale dei “data center”, che saranno sempre più cruciali per lo sviluppo industriale e sostenuti dall’intelligenza artificiale.

Con queste considerazioni, la proposta di una centrale nucleare a Marghera si presenta come una strategia ambiziosa e necessaria per il rilancio economico e ambientale di un’area che ha molto da offrire.