Il curatore: "Una mostra imperdibile che, ai tempi dei selfie e di Instagram, ci porta indietro a un tempo che non esiste più"
C’è ancora tempo per visitare la prima italiana di Ron Galella, il paparazzo superstar, a Palazzo Sarcinelli a Conegliano. La mostra, curata da Alberto Damian, è stata prorogata fino al 5 marzo. Galella, statunitense di origini italiane morto il 30 aprile dello scorso anno all’età di 91 anni, è stato il più famoso fotografo delle icone del nostro tempo e le 180 fotografie esposte a Conegliano costituiscono la prima retrospettiva mondiale dopo la sua scomparsa. Al centro della mostra, una sala interamente dedicata all’”ossessione” del paparazzo: Jackie Kennedy Onassis. Dal 1965 in avanti, Galella ha inseguito, stanato e fotografato i grandi personaggi del suo tempo, riuscendo a coglierli nella loro straordinaria quotidianità, agendo quasi sempre di sorpresa, a loro insaputa e spesso contro la loro volontà. Appostamenti, depistaggi, camuffamenti, inseguimenti, lunghe attese: il risultato è vere e proprie opere d’arte conservate nei musei più importanti al mondo, come il MOMA di New York, l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, la Tate Modern di Londra, l’Helmut Newton Foundation di Berlino. “Una mostra imperdibile che, ai tempi dei selfie e di Instagram, ci porta indietro a un tempo che non esiste più, nel quale le star entravano nelle nostre case soprattutto attraverso le pagine dei settimanali di costume e scandalistici, le copertine dei dischi, i poster e le locandine dei film. Questo – spiega il curatore della mostra – succedeva anche grazie ai paparazzi e in particolare a Ron, che con le sue fotografie ci ha permesso di vedere le stelle più da vicino”. (s.s.)
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