L’edizione 2024 tutta dedicata al tema delle relazioni e all’insegna della multidisciplinarietà

Oltre 100 spettacoli fra danza, teatro, musica, circo contemporaneo a
Bassano del Grappa e nei teatri, nei paesaggi, in parchi, giardini e luoghi d’arte della Pedemontana Veneta. E’ un programma denso di coproduzioni e prime nazionali con affermati protagonisti della scena nazionale e internazionale e tanti giovani emergenti quello proposto da Operaestate per l’edizione 2024 tutta dedicata al tema delle relazioni e all’insegna della multidisciplinarietà.
A passo di danza
Nella sezione danza, ad esempio, dove sono molti i progetti interdisciplinari che intrecciano diversi linguaggi: così è per l’evento
Un Amico, che vede insieme per la prima volta il musicista Mario Brunello con il coreografo Virgilio Sieni in una serata omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso, grande amico di Brunello. Tra le altre musiche anche
Roots, la Sonata per violoncello e pianoforte che Ezio Bosso scrisse e dedicò a Brunello 10 anni fa. (29/7). Mentre Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla Biennale, sarà al festival con il suo nuovo lavoro
U., che dà corpo a una coreografia di voci, in un inno di gioia, speranza e amore (26/7). Due tra le coreografe italiane più innovative: Cristina Kristal Rizzo, riunisce straordinari danzatori nel suo nuovo
Monumentum the secondsleep, (31/7) e Silvia Gribaudi con MM Contemporary Dance Company, in
GrandJeté, propone una riflessione divertente e coinvolgente sui cliché della danza e del balletto (2/8). Al confine tra danza e installazione artistica, Gruppo Nanou propone una creazione coreografica tra architetture di luce e di oggetti che omaggia
Shining di Stephen King e la celebre trasposizione cinematografica di Kubrick (20 e 21/7). Un grande ritorno è quello con Sharon Fridman, che in
Go Figure crea una straordinaria coreografia intrisa di poesia e forza fisica, equilibrio e leggerezza, potenza e precisione, per i corpi non conformi dei suoi danzatori. (6/8). Mentre le Bolle Nardini disegnate da MassimilianoFuksas ospitano Michele Di Stefano con la sua compagnia MK in
Creatures. Album degli abitanti del Nuovo Mondo che unisce l’architettura dei corpi all’architettura contemporanea, mettendo in connessione le competenze specialistiche differenti ma complementari proprie della danza e dell’architettura (9 e 10/8).
Il teatro fa innovazione
Anche la sezione Teatro si caratterizza per l’incontro tra linguaggi e generi differenti, che dà vita a creazioni rivolte ai pubblici diversi e plurali del festival. A Bassano sarà in scena il nuovo progetto di Motus:
Frankenstein, che affronta il capolavoro di Mary Shelley guardando al Mostro come metafora della diversità (23/7). In prima nazionale Anagoor con la nuova produzione nata per il tedesco Theater an der Ruhr :
Bromio con Marta Ciappina, che incrocia danza, performance, teatro e musica, sviluppando un rituale poetico, per vivere la comunità in modo nuovo (prima nazionale 26 e 27 luglio); Marco Paolini ambienta invece alla Tagliata della Scala in Valbrenta,
Latitudini, un primo studio ispirato alla figura umana e scientifica di Charles Darwin (18 e 19 luglio). Particolarità del Festival è la sua ambientazione nei luoghi del territorio e del suo patrimonio: ville, palazzi, paesaggi. E così la nuova creazione per i Dance Welldancers di Castelfranco Veneto- la pratica di danza per persone con Parkinson, nel 2023 Premio Rete Critica e Premio Speciale Danza&Danza - è affidata al coreografo Matteo Marchesi, in scena in Villa Parco Bolasco (13/7); in prima nazionale Villa DolfinBoldù di Rosà, ospita la nuova produzione di Stivalaccio Teatro,
Strighe Maledette! (11/7), mentre Alessandro Bergonzoni nel parco di Villa Cerchiari a Isola Vicentina prosegue le sue sperimentazioni linguistiche nel nuovo
Sempre sia rodato (22/7).
Il mondo di Elena Xausa
A Marostica, sulla Collina del Pigrotto, la mega scultura del cane creato da Elena Xausa, giovane illustratrice da poco scomparsa, i Fratelli Dalla Via in
Nulla è più invisibile, riflettono proprio sui monumenti e sul rapporto tra il ricordare e l’agire (3/8). La Piccionaia in Valbrenta con
Come se in acqua stata non fosse, narra una storia di comunità e dei riti della devozione popolare (Cismon del Grappa, 8/8) e a Mussolente, Filippo Tognazzo/Zelda Teatro nel Giardino di Casa Eger, racconta dell’ originale produzione tessile di quel territorio (21/7). Unisce infine il linguaggio della slam poetry e della stand up comedy, Lorenzo Maragoni in scena a Nove a Palazzo Baccin con
Grandi numeri (9/9).