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07.01.2022 - 13:12
''Io ho chiesto al Governo di avere una espressione del Comitato tecnico scientifico sulla riapertura delle scuole, non ho avuto risposte. Anche i miei colleghi hanno sostenuto questa richiesta. Prendo atto che il decreto prevede l'apertura della scuola. Il problema grosso non è la riapertura della scuola ma la gestione della fase di testing e di screening, ai genitori diciamo già che noi non siamo in grado di affrontarla''. E ha aggiunto: "Tutte le regioni sono allo stremo e una giornata con 18mila contagiati prevederebbe 18mila telefonate di contact tracing che moltiplicate per almeno una decina di contatti stretti significa 180mila persone da contattare in un giorno. Impossibile". Prima della chiusura per le vacanze natalizie in Veneto c'erano 2400 classi in quarantena, ricorda Zaia: "Se aggiungiamo la mancanza di docenti, quelli in quarantena, in malattia e i non vaccinati - ha poi concluso - pare chiaro che il 10 avremo una situazione per cui molte scuole resteranno chiuse o in Dad perche' senza altre soluzioni".
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