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Capitale della cultura 2024, Vicenza e Chioggia finaliste, soddisfazione di Zaia e Corazzari

vicenza

Non era mai successo che due città venete fossero ammesse entrambe come finaliste nella top 10 delle candidate al al riconoscimento di ‘Capitale italiana della cultura’. Succede, oggi, in vista del 2024, con Vicenza e Chioggia.

La classifica è stata pubblicata oggi dal Ministero della Cultura. Le Città selezionate verranno audite, in video-conferenza, il prossimo 3 e 4 marzo 2022 da parte della Giuria presieduta da Silvia Calandrelli che dovrà poi indicare al Ministro Dario Franceschini la candidatura ritenuta più idonea. I dieci Comuni dovranno presentare i propri dossier alla giuria in una audizione pubblica della durata di 60 minuti: 30 per la presentazione e 30 per una sessione di domande da parte della giuria. Ecco le città finaliste che si contendono il titolo di Capitale della Cultura per il 2024: 1. Ascoli Piceno; 2. Chioggia (VE); 3. Grosseto; 4. Mesagne (BR); 5. Pesaro; 6. Sestri Levante con il Tigullio (GE); 7. Siracusa; 8. Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA); 9. Viareggio (LU); 10. Vicenza.

Capitale della cultura, soddisfazione di Luca Zaia

“Sapere che, per la prima volta, su 10 città candidate al riconoscimento di ‘Capitale italiana della cultura’ per l’anno 2024 due sono venete, oltre che rendere orgogliosi, testimonia anche il valore dell’immenso patrimonio culturale posseduto dalla nostra Regione, capace di esprimere, attraverso due città dalla storia secolare e dai tratti identitari diversi e ugualmente molto forti – Vicenza e Chioggia - il suo carattere estremamente articolato”. E' il commento di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. “Nel 1994 Vicenza è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità elevando così a modello culturale globale l’opera di Andrea Palladio. Nel 1996 è stato assegnato il secondo riconoscimento per le ville palladiane del Veneto: oltre ai 23 monumenti palladiani e le 3 ville della città, sono state infatti inserite nella lista dell’Unesco altre 21 ville del Palladio presenti nel territorio, dimostrando così come la città non possa considerarsi in modo autonomo, ma sia di fatto inserita in una cornice più ampia, che coincide con l’intero Veneto. Ecco perché essa di fatto, attraverso i suoi monumenti ed il suo patrimonio artistico, rappresenta l’intera regione”, afferma il Presidente Zaia. “Da settimane protagonista sulla stampa internazionale, Chioggia dimostra con questa candidatura di poter essere interpretata ben oltre la definizione di ‘piccola Venezia’. Collocata in un’area geografica unica al mondo, tra il mare Adriatico e la laguna di Venezia, vanta una storia secolare di altissimo valore, in cui la dimensione ambientale si intreccia con quella culturale, custodendo perle sconosciute come la Torre dell’Orologio del Campanile di Sant’Andrea che conserva l’orologio da torre più antico al mondo, tuttora funzionante”, prosegue. “Mi auguro che i caratteri unici di queste due città possano essere determinanti nelle valutazioni della commissione ministeriale e portare in Veneto un riconoscimento ambito, facendo della cultura un volano per turismo, economia e ambiente”, conclude Zaia.

Capitale della cultura, Corazzari: "Orgoglioso"

“Sono orgoglioso di leggere i nomi di Chioggia (Venezia) e Vicenza tra le dieci finaliste per il titolo di “Capitale Italiana della Cultura”. Si tratta di due realtà molto diverse, una città d'acqua, Chioggia, tra le altre cose capitale della pesca e Vicenza, conosciuta nel mondo per i capolavori del Palladio.  Ringrazio le due città per il lavoro fin qui svolto. Hanno saputo presentare dossier di candidatura, “Chioggia, sale di cultura” e “Vicenza 2022 La cultura è una bella invenzione”, che hanno messo in evidenza la loro vocazione culturale e identità veneta. Due “venete” che contribuiscono a rendere la nostra regione ricca di storia arte, cultura, e tradizioni. Siamo al loro fianco verso il titolo di Capitale italiana della cultura per l'anno 2024” commenta  l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari. “Sono dispiaciuto per l'esclusione di Asolo – conclude -  ma desidero ugualmente ringraziare l’amministrazione per aver dedicato energie alla preparazione del dossier di candidatura".  
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