Le parole dal presidente del Veneto Luca Zaia sulla guerra in Ucraina: "Veneto pronto ad accogliere i profughi"
Luca Zaia
Ucraina, Zaia: "Concordata con Di Maio la disponibilità per i profughi a Venezia"
"Ieri ho sentito Di Maio rinnovando la nostra disponibilità a fare quello che sappiamo fare: la sanità. Ci sono bambini che devono essere curati. Noi ci siamo, la sanità del Veneto è a disposizione del popolo ucraino e quindi gli ospedali sono aperti". Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, a margine di un incontro con la stampa svoltosi stamattina a Palazzo Balbi, a Venezia. Zaia ha proseguito dicendo: "Noi siamo pronti ad aprire in 24 ore 545 posti letto in ospedali se ci fosse la necessità in via emergenziale, ospedali che potranno diventare dormitori provvisori per chi non ha parenti qui".
Ucraina, Zaia: "Tante imprese pronte ad ospitare profughi e assumere Venezia"
"Tanti imprenditori mi stanno chiamando per dare la loro totale e piena disponibilità, gli stessi imprenditori che magari lavorano con la Russia. Non possiamo accettare di vedere quelle scene con bambini nei bunker". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante un incontro con la stampa. "Non si tratta di ostilità: quelle cose non si fanno, le persone per bene il sangue non lo vogliono vedere - ha proseguito Zaia, che ha anche ricordato la disponibilità delle imprese venete a contribuire all'aiuto ai cittadini ucraini che stanno arrivando in Italia: "Ci sono tante imprese pronte ad ospitare le famiglie e assumere se necessario. Qui c'è la volontà di dare una mano. Un'impresa mi ha detto che vuole offrire colazione, pranzo e cena a tutti quelli che arrivano qui come profughi".
Zaia: "Non escludo di chiedere ai veneti seconde case"
"Grazie ai volontari già pronti, non escludo che se ci dovesse esser il peggio noi potremo chiedere aiuto alle famiglie venete. Si tratta di donne e bambini, non escludo che se poi ci sarà bisogno, con un numero verde, chiederemo le disponibilità delle seconde case. Poi per il cibo ci arrangiamo noi". Luca Zaia non dice no all'ipotesi di chiedere l'aiuto delle seconde case per ospitare i profughi veneti. Un atto di generosità verso chi è in difficoltà e contro la guerra, anche perchè la preoccupazione è tanta: "Mi preoccupa moltissimo la minaccia atomica, se i presupposti di un ragionamento sono quelli di un attacco così sconsiderato - spiega - non sottovaluterei che si arrivasse anche oltre una volta persi i freni inibitori".
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