Il trentennale celebrato a Padova nella sala dei Giganti di Palazzo Liviano con un convegno e tanti ospiti internazionali

30 anni al servizio delle persone, 30 anni dedicati alla salute mentale. E una giornata, un convegno e circa 200 persone per celebrare il Trentennale dell’Istituzione dell’Albo degli Psicologi del Veneto organizzato dallo stesso Ordine presso la Sala dei Giganti del Palazzo Liviano, una delle sedi dell’
Università di Padova. All’incontro dello scorso 19 ottobre hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, oltre che del mondo scientifico e accademico internazionali. L’evento, moderato da Massimo Cirri, psicologo e conduttore radiofonico di Radio 2 e da Alessandra Simonelli, docente dell’Università di Padova, si è aperto con i saluti istituzionali del Presidente dell’ Ordine delle Psicologhe e Psicologi del Veneto
Luca Pezzullo che ha posto l’attenzione sul cambiamento della figura dello psicologo/a anche in Veneto negli ultimi anni. «
La celebrazione del trentennale dalla costituzione dell’albo degli psicologi del Veneto – spiega
Luca Pezzullo, Presidente dell’Ordine delle Psicologhe e Psicologi del Veneto
- è certamente un’occasione per fare un bilancio di un lungo pezzo di storia, ma anche un’emozione essere qui dopo trent’anni di attività. La categoria ha avuto un grande sviluppo, considerato il contesto un po’ “caotico” dei primi anni ‘80. La figura dello psicologo si è sviluppata in modo molto ampio; nell’arco di 30 anni, siamo passati da professione numericamente ridotta e focalizzata in alcuni ambiti tradizionali, ad una popolazione professionale ampia ed articolata, che in Veneto ha superato gli 11.000 iscritti, operanti in ambiti che vanno dalla classica clinica all’insegnamento, dalla neuropsicologia alla psicologia dello sport, dall’ambito aziendale a quello educativo. Il riconoscimento della professione è cresciuto progressivamente, e parlare oggi di intervento psicologico incontra molti meno ostacoli di quanto avvenisse negli anni ’90. In anni recenti, le varie emergenze (COVID, etc.) e una maggiore consapevolezza delle giovani generazioni hanno normalizzato significativamente il ruolo dello psicologo.»
30 anni di Ordine degli Psicologi del Veneto: il terzo più grande d'italia
L’Ordine è nato con la legge 56/89 del febbraio dell’89, l’Albo del Veneto è stato costituito nell’ottobre del 1993. Da sottolineare che quello Veneto (dopo Lazio e Lombardia) è il terzo Ordine italiano degli Psicologi più grande ed uno dei più grandi d’Europa (gli Ordini territoriali italiani sono i più numerosi a livello europeo). Rappresenta poco meno del 10% dell’intera categoria nazionale, anche per via della presenza di poli formativi e professionali di rilievo per la categoria (ad es. UNIPD). Una storia ripercorsa e ricostruita dal primo dei cinque presidenti dell’Ordine degli Psicologi del Veneto che si sono succeduti, Paolo Michielin, psicologo e psicoterapeuta, eletto nel 1993. «
C’era da costruire tutto- spiega
Michielin - anche sul piano amministrativo, partire dalle fondamenta e costruire una casa, quella dei futuri iscritti. Eravamo una comunità da rendere omogenea, non tutti eravamo di estrazione psicologica. Una delle scelte chiave e l’aspetto più caratterizzante è stato creare un legame forte con l’Università di Padova: difendere la laurea, le competenze e la formazione post laurea (le specializzazioni) in tre anni sono state decise molte cose, il codice deontologico, il tariffario e il nomenclatore. Gli iscritti all’elenco veneto consegnato dal Commissario Straordinario al 19 ottobre 1993 erano 1751. Ci è sembrata una buona partenza». Da allora i numeri sono cresciuti. Al 18 settembre 2023 sono 11.371 gli psicologi iscritti, di cui 9442 donne, 1921 maschi e 8 Società tra Professionisti. Di questi, 5052 i nuovi iscritti al 18 settembre 202. Il più longevo, il decano ha 92 anni, è uno psicologo del 1931 iscritto dal 19 ottobre 1993, la più giovane psicologa invece ha 24 anni è nata nel 1999. In questi 30 anni si sono succeduti cinque presidenti.
La parità linguistica dell’Ordine degli Psicologi del Veneto
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Negli ultimi quattro anni si sono iscritti circa 3.300 psicologi, in gran parte donne - spiega
Fortunata Pizzoferro, Vicepresidente dell’Ordine delle Psicologhe e Psicologi del Veneto. Una popolazione di giovani psicologhe che si trovano ora ad affrontare il mondo della libera professione, dove come è noto le donne guadagnano il 30% in meno rispetto ai colleghi uomini. Nel 2020 abbiamo fatto un primo atto formale modificando il nome per evidenziare questa presenza, e a seguire una serie di azioni, con protocolli d’intesa, percorsi di formazione all’imprenditorialità, con l'obiettivo di ridurre questa distanza nella retribuzione e abbattere il famoso “tetto di cristallo”, ovvero la difficoltà per le donne di raggiungere posizioni apicali. Un esempio per gli altri Ordini regionali che hanno aggiornato il loro nome proprio sulla spinta del nostro.»
La “Generazione Y”: identikit del giovane psicologo veneto
Nel corso del convegno sono stati presentati i risultati di un sondaggio lanciato ed elaborato dal gruppo di lavoro della Consulta dei Giovani dell’Ordine Veneto con l’obiettivo di tracciare l’identikit del/lla giovane psicologo/a veneto/a lavorando su quattro le macroaree. «
Il questionario – spiega Chiara Usai, psicologa della Consulta dei Giovani
- è stato inviato ad un campione rappresentativo al quale hanno risposto 944 psicologi/e su circa 3000 neoiscritti dal 2018. I partecipanti hanno in media 30 anni, la maggioranza, l’85,38%, è di genere femminile (806 su 944 partecipanti sono donne, 135 maschi pari al 14,30%).» Il 47% del campione ha scelto l’indirizzo di psicologia clinica che si conferma in testa anche come area di impiego nella quale già lavorano e quello cui desidererebbe lavorare. La restante parte del campione intervistato è distribuita tra psicologia dello sviluppo, forense, neuropsicologia. L’impiego. Padova è la città più scelta per lavorare, 27,32%, segue Verona con 16,94%, scelte che coincidono con gli unici due corsi di laurea presenti negli atenei veneti. «
L’ipotesi che abbiamo fatto – conclude
Usai - è che il laureato scelga di lavorare nella città dove ha studiato». Seguono Venezia 15,48%, Vicenza 14,94% Treviso 14, 57%, Belluno 2,19%, Rovigo 1,09%.
La psicologia internazionale a Padova: gli ultimi studi sul trauma in un convegno
Per celebrare questa data e questi primi 30 anni della storia della comunità professionale, l’Ordine ha organizzato un convegno scientifico di portata internazionale, con la partecipazione di relatori di fama mondiale quali lo psichiatra
Bessel Van Der Kolk, tra i maggiori esponenti nella ricerca e nel trattamento del trauma e fondatore de il Trauma Center di Brookline, Massachusetts, e direttore del Complex Trauma Treatment Network dalla Presidente dell’Istituto e
Peter Fonagy, psicologo e psicoanalista ungherese, direttore del Dipartimento di Psicologia Clinica, della Salute e dell'Educazione presso l’University College di Londra. Grandi nomi che hanno interagito con
Silvia Salcuni, psicologa, docente presso Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione - Università di Padova, con la Presidente Istituto Europeo Psicotraumatologia e stress Management ed
Emilia Ferruzza, psicologa, psicoterapeuta, docente Università di Padova.