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16.01.2024 - 13:33
									
“Oggi non votiamo il fine vita, ma una legge che prevede una risposta entro 20 giorni. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole, perché il percorso di fine vita in Italia è sancito da una sentenza della Corte costituzionale del 2019 e penso che sia scandaloso che ancora oggi qualcuno faccia credere che oggi noi decidiamo il fine vita in regione del Veneto”. Così il presidente del Veneto Lica Zaia a margine dei lavori in consiglio regionale. “La verità è che questa proposta di legge, presentata autonomamente da dei cittadini che hanno raccolto le 7mila firme necessarie, stabilisce che si debba rispondere entro venti giorni a quello che è un percorso nazionale e non oltre i venti giorni – chiarisce Zaia -. Stiamo parlando di sei richieste, due accettate, ma ricordo che solo una ha avuto poi l'esito infausto con il fine vita”. “Di certo noi non decidiamo il fine vita qui oggi – insiste -. È corretto nei confronti dei cittadini ricordare che dal 2019 qualsiasi cittadino malato terminale, che è tenuto in vita da supporti vitali, che ha una diagnosi infausta e che ha una sofferenza  insopportabile dal punto di vista fisico e psicologico, può chiedere di poter avviare il processo di fine vita”. Zaia ribadisce che la Lega ha lasciato libertà di voto: “Trovo anche strano che ci siano indicazioni politiche sul tema. E se discutessimo di aborto piuttosto che di fine vita o di altri temi etici?" Guarda l'intervento integrale del presidente:  https://youtu.be/st7CVlDVUNw  GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516