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Poche risorse per la Riviera del Brenta e il Delta del Po: il PD Veneto presenta una serie di emendamenti per un maggiore riconoscimento economico

La denuncia del PD Veneto sulla situazione di Riviera del Brenta e Delta del Po: "La Legge regionale 12 sanciva l'impegno verso una governance più vicina alle esigenze di queste realtà, ma a tre anni siamo già al capolinea"

"La Conferenze dei sindaci della Riviera del Brenta e del Delta del Po possono essere strumenti molto importanti per fare rete tra i Comuni di queste aree preziose e per favorire una gestione associata dei servizi e degli interventi più importanti per lo sviluppo territoriale. Ma se gli stanziamenti che arrivano dalla Regione si limitano complessivamente a 150 mila euro, le Conferenze diventano solo fumo negli occhi. Altro che autonomia territoriale". A sottolineare il problema sono i consiglieri regionali del Partito Democratico Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis. La dichiarazione giunge a margine della seduta della Prima commissione, nel corso della quale è stato esaminato il provvedimento riguardante i ‘Criteri e modalità per l'assegnazione di contributi per interventi che interessano l'area della Riviera del Brenta’. "La Legge regionale 12, istitutiva di queste due Conferenze dei sindaci risale al 2021 – evidenzia la Capogruppo Camani -  Un provvedimento dunque fresco che doveva sancire l'impegno verso una governance più vicina alle esigenze di questa realtà. Ma ad appena tre anni di distanza siamo già al capolinea se non si deciderà di investire le risorse adeguate: quei 90 mila euro per la Riviera, addirittura in calo rispetto allo scorso anno, e quei 60 mila euro per il Delta sono davvero briciole. Ho chiesto di formalizzare il richiamo alla Giunta per un cospicuo aumento di risorse". “Con riferimento alla Riviera del Brenta – ricorda Montanariello - in sede di bilancio abbiamo presentato una serie di emendamenti per chiedere un maggiore riconoscimento economico. Ma gli stessi consiglieri di maggioranza che fanno le passerelle in Riviera hanno bocciato le nostre proposte. Eppure restano irrisolti molti problemi, che vanno affrontati in modo associato, a partire dagli sfalci d’erba e la tutela degli argini. Stesso caos per quanto riguarda le manutenzioni dei ponti apribili: non possono essere lasciati in carico al singolo Comune, visto che rappresentano infrastrutture appartenenti ad un percorso navigabile, quello dei Navigli, che attraversa un territorio esteso. E anche per quanto concerne i rifiuti galleggianti serve una gestione unitaria tra Comuni, perché le singole amministrazioni non possono farsi carico da sole dello smaltimento. Escavi dei corsi d'acqua e messa in sicurezza di alcuni segmenti della strada regionale 11, restano analogamente in stallo se non ci sarà una decisa virata per il rafforzamento della Conferenza dei sindaci". Gaia Ferrarese
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